Scritta da: MaryRosa Amico
in Frasi & Aforismi (Falsità)
A cosa stai pensando? A tutte quelle persone che predicano bene e razzolano male. Io razzolo, ma non predico.
Composta martedì 3 aprile 2018
A cosa stai pensando? A tutte quelle persone che predicano bene e razzolano male. Io razzolo, ma non predico.
Me ne sono andata quando ho capito che stavo amando troppo te e non me. Me ne sono andata quando ho capito che aver rispetto di se stessi è amarsi. Ho scelto me.
Non puoi pretendere sincerità, onestà, lealtà da chi, di continuo, tenta di giustificare le sue cattive azioni, spacciandole per buone. E nemmeno puoi pretendere profondità, da una pozzanghera di fango.
Un uomo che non riesce a guadagnarsi da vivere perché non ha più la possibilità di lavorare, perde la sua dignità e l'amor proprio. Se private un uomo di guadagnarsi il pane quotidiano lo condannate per sempre ad essere un rigurgito della società, un fallito.
Un irrequieto fa rumore nella propria vita danneggiandola. Un falso fa rumore nella vita altrui distruggendola.
Sensualità! Quel vedo, non vedo è un ladro perfetto! Perché la vera seduzione ti ruba la fantasia.
Non sprecare tempo con cose di poco valore. Quello che vorresti, non puoi comprarlo, e la cosa più importante è già tua: la vita. E solo quando questa viene a mancare ci si accorge della sua preziosità.
Riversa a terra, sporca di fango c'è la mano curata di una donna con lo smalto rosso e un cuoricino disegnato. Ovunque ci sono cadaveri mutilati dalle esplosioni; è l'apocalisse tra esecuzioni, stupri e fosse comuni. L'aria è pesante, si respira l'odore acre della morte. I malvagi non risparmiano nessuno, né donne, né vecchi, né bambini. Un colpo al cuore quei corpi esposti, che fanno smuovere stomaco e coscienze di molti. Fa molto freddo, piove, anche il cielo impietosito piange, mentre si premiano i carnefici con medaglie del disonore. Deplorevole la vostra condotta; siete indegni di far parte del genere umano e di questo mondo.
La stima e la fiducia di qualcuno, te la devi guadagnare e sudare. E se non rispetti chi ti è di fronte, tu non sei nessuno.
È impensabile, inaccettabile, innaturale; chi dovrebbe amare, proteggere, accudire, più di chiunque altro i suoi bambini, sia il suo carnefice: "sua madre". Colei che li ha messi al mondo e poi ha dimostrato incapacità di amare il frutto del suo ventre, della sua carne e del suo sangue, compiendo l'atto più sacrilego: "uccidere il proprio figlio". Non dipende da me sentenziare su tutto e a sproposito, perché le colpe e le pene le stabiliscono confessionali e tribunali; ma non intendo difendere il male che arma la mano di una madre. Mai e poi mai.