Scritta da: Giuseppe Catalfamo
Se Dio sapesse...
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Se Dio sapesse...
Scegliere fra testa o croce a volte è come scegliere fra ghigliottina e crocefissione.
Pensieri Parole, un'oasi dove l'imbecillità non ha le chiavi.
L'intera nostra esistenza è un continuo scambio.
Quello meno vantaggioso sarà quando scambieremo la vita con la morte.
Donna frigida? No, solo maschio dissociato.
Probabile non abbia un cuore.
L'apice del dolore nell'amore l'ha provato lo stomaco e la mente.
Quello del piacere le mascelle ed il pube.
Tre anni alla fine della legislatura. Tre anni "decisivi" per portare a termine la "rivoluzione liberale" che comprende le riforme delle istituzioni, della giustizia, del fisco e persino la vittoria su una malattia come il cancro. Silvio Berlusconi, dal palco di piazza San Giovanni.
N.d.R.
Queste parole han fatto capire che non solo in amore ed in guerra tutto può esser lecito.
Anche in politica quando non si hanno argomentazioni, quando la credibilità può esser equiparata a quella di Babbo Natale, quando il politico ha perso anche l'ultimo 'asino express' della dignità, ecco far breccia l'ultimo insulto infame vomitato sulle canottiere dei lavoratori, sui seni delle madri che allattano, sugli occhi velati di tristezza di anziani che credono come bimbi.
La vittoria sul cancro nei prossimi tre anni?
Maledetto infame senza un briciolo d'onore, non è una partita del Milan, non promettere cose che non puoi promettere, che non conosci neanche giocando sulla pelle e sulla dignità di chi soffre... non puoi pezzo di stronzo, questo schifo se il destino avesse un disegno dovrebbe colorare i tuoi organi, la mente fuxia lo è già.
Giuseppe Catalfamo.
Genova.
Gli scrittori son certo esponenti autorevoli del nutrire
consapevolezza di superiorità.
D'altronde, tristezza umana è ritenersi '"superiori"
a chicchessia.
Finanche chi soffre di 'complesso d'inferiorità' è convinto
d'esser vittima di sfortuna a tutti "superiore".
Tutti uguali, tutti guano, spesso "superiore". Merda!
Il bello dell'uomo che ha spiegazioni per tutto.
Ma non sa un cazzo di lui.
Quanto è diversa la semplicità di chi più sa da quella di chi non sa!