Scritta da: Giuseppe Catalfamo
Il nulla è la cosa più immensa che riesco ad immaginare.
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Il nulla è la cosa più immensa che riesco ad immaginare.
C'era qualcosa nel tuo sguardo che solo dopo qualche tempo ho potuto definire familiare, desiderio e fiducia di potermi confidare. Sapere di non esser soli, poter contare in qualcuno visto ch'è così fragile il senso dell'amore... verremmo nascosti se cercati, protetti se minacciati, compresi se non capiti. Né genitori, né fratelli, né mogli, mariti, amanti e figli potranno sapere ciò che ci accomuna... Complici nel bene sfidando come in una crociata il resto del mondo, sorridendo tra la folla solo per un fuggevole sguardo. Si può aver avuto cento avventure, cento passioni travolgenti, ma troppo mancherebbe alla nostra anima non avendo mai provato la complicità.
Molti nemici molto onore!
L'uomo persevera nello sfidare la natura.
Non capirà mai che dovrebbe "arruffianarsela".
Egoisti ed ingrati i maschietti che finito di far l'amore evitano il contatto e s'accendono una Marlboro...
Io, ad esempio, dopo essermi "toccato", prima della nicotina mi dò sempre almeno due carezze.
Non è detto che necessariamente occorre una conchiglia,
a volte la "voce" del mare
si può udire da una scatoletta di tonno.
D'intelligenza canide mai si scriverà esaustivamente.
Di demenza umanoide con pochi zapping si satura la mente.
La vera essenza della geniale intelligenza del mondo animale, consiste nel vivere l'esistenza pienamente, senza false morali, non sprecando neanche un istante nel chiedersi "chi siamo", "da dove veniamo", "Dio c'è?".
È il giorno che viene dopo la notte
e i miei occhi distinguono solo al chiaro di luna.
Mi viene meglio descrivere sentimenti turpi,
quelli "belli" li provo.