Scritta da: Alexandre Cuissardes
in Frasi & Aforismi (Società)
Si scrive: che Dio vi perdoni per ciò che fate. Si legge: che Dio non vi perdoni per ciò che fate: si spera che senta e provveda.
Composta venerdì 15 marzo 2013
Si scrive: che Dio vi perdoni per ciò che fate. Si legge: che Dio non vi perdoni per ciò che fate: si spera che senta e provveda.
Ai troppi diritti di troppi corrispondono i troppi doveri di troppi.
Salviamo le specie in via di estinzione: il lupo siberiano, la foca monaca, la gente onesta.
Quando hai troppo carattere ti chiamano "difficile"; quando ti concedi ti chiamano "facile"; quando sorridi falsamente ti chiamano "perfetta"; certo che alcune persone sono davvero "incontentabili".
Siamo passati da a non aver nulla, ad aver troppo, siamo passati a lamentarci perché non avevamo niente e basta, ad aver ancora poco siamo passati da un bacio di nascosto, al sesso al primo incontro, siamo passati da fumar una sigaretta di nascosto e aver il batticuore a fumar lo spinello e andar orgogliosi in centro. Siamo passati a dividerci la "fame", a rubarci fra noi. Siamo passati da cristiani a primitivi uomini e non viceversa.
È come se tutto congiurasse a favore delle bassezze umane.
In italia siamo allegramente tristi, tristemente allegri, simpaticamente odiosi, odiosamente simpatici, italicamente esterofili, egoisticamente italiani. Se ci incazziamo abbiamo sempre qualcuno a cui dare la colpa. Affondiamo rimanendo con gli abiti asciutti ed il sorriso sulle labbra.
L'insostenibile pesantezza dei vips.
È più che evidente che, per interessi personali o con secondo fine, non a tutti interessa un'Italia più giusta e attenta ai diritti umani, civili e sociali senza distinzione di qualsiasi genere e in modo equo ed eguale per tutti. Ma, senz'altro, a Lei interessa sì un cambiamento radicale in tutti gli aspetti, dato che è stata sempre vittima e non artefice o complice di questo sistema corrotto, malato e decadente che, come un cancro, La rende ogni giorno più debole, povera e indifesa rispetto a quasi tutte le altre nazioni europee.
Il bambino in un letto di ospedale, l'anziano dimenticato da tutti, le donne sottomesse e sfruttate, i tanti malati, le vittime della guerra, i piccoli violentati. Quanta tristezza. Se possiamo, dove c'è questa sofferenza, portiamo un sorriso. Non ci costa nulla, ma dà tanto: soprattutto a noi!