È sempre meraviglioso avere qualcuno che ha un pensiero per te, ed io ho amici virtuali, ma li sento veri. Il tempo è un dono e se ne avete speso un po' per me posso ritenermi fortunata. Grazie a tutti.
L'unico dono che hanno parecchie persone su Facebook è quello di essere grandi attori, tanti dovrebbero farci un pensierino e intraprendere veramente la carriera, perché tra la vita reale e quella del social network non c'è poi molta differenza.
Più passa il tempo e più resto dell'idea che il detto: meglio soli che male accompagnati, è il motto che rispecchia di più la mia socializzazione su Facebook.
Preferisco chattare con i profili fake che cercano di mandarmi virus, invece che con quelli veri che rispondono con un visualizzato.
In certi momenti non è importante cosa c'è scritto nel messaggio, perché l'importante è che arrivi, che suoni, che appaia.
Gente che per dare un senso alla propria vita è costretta a stare su Facebook.
Sui social network, e non solo, tanti si inventano nomi fantasiosi, forse perché il loro vero nome e cognome non piace o vogliono nascondersi dietro una falsa identità. Ma con le nuove regole di Facebook i tanti profili fasulli, che fino ad ora l'avevano fatta franca, salteranno, chi prima e chi dopo con un effetto a catena di identità perse e irrecuperabili. Allora sì che potremo essere noi stessi fino in fondo mettendoci anche la faccia.
Mi dispiace ma avverto che non accetto amicizie da persone che non conosco e da tutte quelle che mi hanno fortemente già deluso in precedenza, e questo è quanto. Punto.
Nella scuola della vita impariamo ad affrontare gli alti e bassi, chi ci ama e ci odia, gli amici e i nemici, i sinceri e i falsi, gli onesti e i furbi, e chi più ne ha più ne metta. Beh, benvenuti in Facebook!
Vorrei dire a tutti quelli che ho conosciuto su Facebook, che nonostante i loro sforzi, non sono riusciti a cambiare quello che sono e che voglio essere nella mia vita. Le critiche, l'arroganza, le minacce, l'incoerenza e la rabbia nei miei confronti, soltanto per non essere come loro mi volevano, mi hanno reso quella che sono oggi. Una persona libera di continuare a sbagliare, pensare e decidere, ma sempre e solo con la mia testa e non con quella degli altri.