Scritta da: Luciano Meran Donatoni
in Frasi & Aforismi (Saggezza)
Il perdono non è vincere la tristezza. Ma è vincere il male con il bene.
Composta martedì 1 marzo 2016
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Il perdono non è vincere la tristezza. Ma è vincere il male con il bene.
Se la vita diventa troppo esigente, non sconfortarti, tu esagera, esagera nel dare, nell'amare. Esagera nel sorridere, nell'essere. Esagera e lei non potrà far altro che esagerare insieme a te, dandoti tutte le attenzioni del mondo, perché ciò che dai puntualmente ricevi.
La folla è la mia solitudine, la natura è la mia compagnia.
Il genio si pone dei limiti solo per prudenza. L'ignoranza atavica corre così veloce che riesce persino a superarsi.
Due neuroni sono sufficienti per generare la sinapsi. L'idiota ne ha uno al primo piano ed uno al secondo, di un cervello senza scale.
Quando il saggio, al suo dire, ti guarda e sorride, significa che non hai capito. Quando, al tuo dire, ti osserva dubbioso e corrucciato significa che gli hai insegnato qualcosa di nuovo.
Two there are, who are never satisfied ; The lover of the world and the lover of Knowledge.
Ci sono due, che non sono mai soddisfatti; l'amante del mondo e l'amante della conoscenza.
Non amo le maschere e non le porto, anzi mi disturba profondamente chi si nasconde con la dipendenza di uno stolto, dietro facciate di quotidiana conformità. Tanti abituati ad essere qualcos'altro che hanno dimenticato chi sono davvero. Non amo le maschere, e penso che chi le indossa, se solo volesse, potrebbe con facilità strapparsele via e riscoprire che essere se stessi è l'origine di ogni felicità.
Non avrà mai pace colui che non dà spazio alla sua fantasia. Chi non sa perché non vuole sapere. Chi sbaglia e non rimedia. Chi non ha il coraggio di avere paura. Il violento che non lenisce la sua collera. L'arrogante che non si ravvede. L'iracondo che non si placa.
Cercare di portare al raziocinio l'arrogante, è come seminare frumento sulla roccia e innaffiarlo col cherosene.