A volte la Strada ti parla. Sussurra filastrocche di domani, come una sirena che s'affaccia alla riva dei tuoi pensieri
... e il tuo viaggio è il suo canto il ritmo ubriaco dei tuoi giorni la sua cadenza Sui marciapiedi sgranati affamati di sole Ai vertici pulsanti delle strade, negli angoli frenetici di traiettorie in ritardo Nel caos polifasico della metropoli
Mentre ti immergi fuori dai confini di te stessa e il tuo vagare ti lascia senza fiato, mentre insegui un volto tra le maschere... il tuo.
Non c'è bisogno di una valigia, biglietto aereo o ferroviario per viaggiare. Sono sempre senza neanche un centesimo, mi piace leggere e mi piace la geografia, quindi spesso e volentieri viaggio solamente con la fantasia. È già qualcosa... coi tempi che corrono, almeno viaggio!
Misteriosi profumi di terre lontane rievocano in me ricordi che sbiaditi s'infrangono sugli scogli della mia memoria la quale, intrisa di nostalgia, invano tenta di cancellarli come impronte sulla sabbia che il perpetuo moto delle onde, lentamente, discolora.
Aveva una barba bianca, capelli che avevano vissuto molto, uno sguardo piuttosto rasserenante. Eravamo seduti su una panchina. Io ad aspettare lui, lui ad aspettare il caso. Iniziò, senza nemmeno conoscermi, a raccontare dei suoi viaggi. Gli chiesi quale fosse stato il migliore. Mi ha risposto così: "Quello dentro il cuore della persona che amo". Non volli avere il coraggio di salutarlo, prima di andare via.
Vola attraverso i cieli piu limpidi nuota attraverso le acque piu cristalline e passeggia tra i boschi della tua mente cercando il luogo che fa per te, trovalo e fallo tuo.
Lo sguardo, scruta il paesaggio in corsa. Cerco il particolare, e fisso le immagini di un lembo di vita: un bambino saluta, una donna assorta alla finestra, e un uomo concreto che traffica con se stesso.
Viaggi per i sentieri infiniti del mondo con occhi increduli innanzi a ciò che di più grande non credevano di poter vedere. Un battito di cuore si incolla ad ogni passo lasciato sul terreno e il ricordo del tuo viaggio brillerà ad ogni successivo palpito.
Il viaggio del poeta Poetare diventa un percorso interiore dell'anima alla ricerca della Verità relativa e trascendentale. Ogni poesia diventa un viaggio che permette di percepirne un aspetto. Il poeta, nel suo surreale cammino, va oltre i rumori e le immagini dell'Apparenza e annaspa nei meandri dell'essenza del suo Essere e tenta ogni volta di percepire quella luce che gli permette di contemplare, annullando se stesso, ciò che ci trascende.
Viaggiare, viaggiare. C'è chi viaggia per dimenticare e chi per ritrovare dei ricordi, finiti, di qualcosa che è stato, che si vorrebbe vivere di nuovo, con le stesse emozioni. Viaggiare per scoprire luoghi meravigliosi. O semplicemente per curiosità. Per riposarsi, o per lavorare... L'elenco è infinito. Ma il viaggiare è una cosa bellissima. Solo la parola fa venire voglia di andare via, lasciando tutto il resto qui, solo per scoprire il mondo che ci circonda. Unico e speciale.