Scritta da: Andrea Manfrè
in Frasi & Aforismi (Viaggi e vacanze)
Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuovi orizzonti, ma nell'avere occhi nuovi.
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Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuovi orizzonti, ma nell'avere occhi nuovi.
Come molti viaggiatori ho visto più di quanto ricordi e ricordo più di quanto ho visto.
Le persone viaggiano per stupirsi delle montagne, dei mari, dei fiumi, delle stelle; e passano accanto a se stessi senza meravigliarsi.
Il mondo è un libro. Chi non viaggia ne legge una pagina soltanto.
- Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati.
- Dove andiamo?
- Non lo so, ma dobbiamo andare.
Così selvaggia e insaziabile è la vera voglia di viaggiare, lo stimolo di conoscere e di sperimentare cose nuove, che nessuna conoscenza e nessuna esperienza riescono a saziare. Uno stimolo che è più forte di noi e di tutte le catene, che vuole sempre più sacrifici da chi ne è dominato. [...]
Quando la terra chiama, quando ai vagabondi giunge il richiamo del ritorno e per noi irrequieti si delinea il luogo del riposo, allora alla fine non sarà un congedo, una timida resa, ma piuttosto un assaporare, grati e assetati, la più profonda delle esperienze.
Vedrai una città regale, addossata ad una collina alpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica Signora del Mare: Genova.
"Ciò che è fuori è anche dentro; e ciò che non è dentro non è da nessuna parte".
"Per questo viaggiare non serve. Se uno non ha niente dentro, non troverà mai niente fuori. È inutile andare a cercare nel mondo quel che non si riesce a trovare dentro di sé".
Mi sentii colpito. Aveva ragione.
L'importante è il viaggio non dove andrò.
Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.