La filosofia, cioè una certa visione di se stessi e del mondo, è un dato imprescindibile della stessa natura umana. Ogni essere umano esprime nelle sue azioni la propria filosofia. Anche (e forse soprattutto) le persone più semplici, come contadini e muratori.
I filosofi di professione sono altra cosa. Chiusi (come tante altre categorie) in un gergo per soli iniziati, allontanano i comuni mortali come noi dalla ricerca della verità.
Diceva (a mio avviso giustamente) Pascal che il principale problema dell'uomo, distratto dalle mille attività quotidiane, è comprendere il senso della propria vita; e se la prendeva coi filosofi che non ponevano questo problema al centro della propria ricerca.

I filosofi in generale dovrebbero sovente tenere in considerazione che non tutti hanno il tempo per pensare e ragionare... senza filosofi la verdura si mangia, senza il contadino no, senza il geometra la casa la si costruisce senza muratori no... quindi i filosofi pur essendo utili non li ritengo indispensabili.... poi quando dimenticano completamente il senso della realtà...

Hai comunque espresso, in diverse parole, un pensiero di Eraclito (frammento 66): " Il fuoco, sopraggiungendo, giudicherà e condannerà tutte le cose". Alberi, ahimé, compresi.  : ))))

Anticipazione tratta dal volume "Anatèmi di un abboffato - parte quarta - Circa i filosofi e la filosofia". Sembra che le parti prima, seconda e terza, tuttora in corso d'opera, riguardino argomenti di natura politica, religiosa e galante.    : )))
Su con la vita, Yeratel: sei un simpaticone, non lasciarti turbare da quel baffone di Nietszche, le ha sempre sparate grosse !!  : ))

Il problema è che la domanda vale sia per i frutti che piacciono che per quelli che non piacciono... nel caso dei frutti che non piacciono se i vostri ragionamenti li faceste in gran segreto (visto che non ve ne importa nulla), esiste seria possibilità di far felici delle persone... e voi, voi Alberi cui non importa nulla,  non lamentatevi quando verrete usati come legna da ardere...