Scritta da: Giuseppe Catalfamo
in Frasi & Aforismi (Comportamento)
Tollerante con le mie scelte nella vita, scruto, guardo, osservo, miro, ammicco, con fatica obiettiva discerno... ma solo briciole dietro me.
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Tollerante con le mie scelte nella vita, scruto, guardo, osservo, miro, ammicco, con fatica obiettiva discerno... ma solo briciole dietro me.
La critica è costruttiva, quando a farla è una persona che ha costruito... è semplice demolire, sensa sapere il lavoro che c'è dietro.
Vorrei incontrarti, ma nascondendo il mio rassegnato pianto certamente fuggirei.
È esattamente come le botte; c'è a chi esce l'ematoma con una botta da niente, c'è chi non si piega nemmeno dopo un brutto colpo; ma alla fine, entrambi li sentono allo steso modo, ma lo danno a vedere in modo diverso.
Carpe diem.
Non amo troppo i ricordi, preferisco la fase di realizzazione!
Ho preso un treno diretto, non mi sono fermata a nessuna stazione, qualche volta ho perso qualche ottima coincidenza, ma tutto sommato il mio viaggio è stato molto interessante, e non mi sono mai pentita, anche perché pensare a quello che non hai provato fa stare male.
La mia amica è occhi grandi, parlantina record spavalderia nell'affrontare la vita. Quella parlantina è solo uno scudo, e quegli occhi così grandi pieni di timori. La sua spavalderia serve solo per nascondere le sue paure, le sue insicurezze, serve solo per proteggersi dal mondo.
Tu fai di te tante altre mille personalità con mille volti, mille caratteri, per stare in pace con tutti, ma poi finisci per rimanere delusa perché nessuno ti conosce mai per come sei e tu sei la mia Amica.
Fin sulle vette morali
ergiamo altisonanti le nostre statue
in un inno alla giustizia
alla lealtà
al senso di civiltà
per poi dal basso vederle invecchiare
in patinosa storia d'annata
e decadere
come ruggine di un sogno dannato
stanco di riproporsi
nel tentativo di volare
arginato dal basso.
Una panchina del porto mi da le spalle, in quest'algida mattina novembrina, ma si intravedono marinai sputare sulle barche dei ricchi; mentre i primi si appellano alla carità del mare e lo venerano, quasi come un principale, gli altri lo insultano come uno sguattero e gli vomitano addosso, dopo il festino per la mastoplastica additiva della consorte. Batto le mani all'insolente marinaio dallo sputo nobile, ma il freddo congela anche i rumori.
Tanti passi in verdi prati di gioia abbiamo perso per seguire la normale, noiosa strada.