Scritta da: Sir Jo Black
in Frasi & Aforismi (Comportamento)
Potrei presentarmi come "non convenzionale", banalmente. Anche, banalmente, come "convenzionale". Ma preferisco essere "me".
Composta venerdì 23 aprile 2010
Potrei presentarmi come "non convenzionale", banalmente. Anche, banalmente, come "convenzionale". Ma preferisco essere "me".
Ci sono "solo" due cose che non mi piace aspettare: qualcosa e qualcuno!
Confusione e cominciare a realizzare che è tutto reale. Scorrere e ripercorrere i miei pensieri, le mie idee e non riuscire a credere a una parola di comprensione. Il calore di mia madre è così dolce e sapere che deve lottare per una bestia mi fa entrare in uno stato di alienazione e apatia. Com'è ingiusta la vita con un angelo che sa volare. Ma anche se dentro so che non ci può essere gioia senza dolore, non riesco ad accettarlo, a capirlo e una rabbia forte che mangia il mio sangue cresce e cresce lasciandomi come una bambola di porcellana che nn deve cadere. Io son parte di lei e lei è parte di me e anche se non parla, il suo silenzio dice tanto e io vorrei darle più coraggio per un male che non si può spiegare ma si può combattere.
Nelle mie imperfezioni, la mia unicità.
Dicono che sbagliando s'impara, allora lasciatemi sbagliare.
Sono quello che sono e ne sono fiero - so che con il mio carattere buono e leale non andrò mai da nessuna parte in questo mondo vigliacco ed infantile, ma preferisco poter sorridere osservando la mia immagine riflessa in una pozzanghera.
Se non impariamo ad accogliere lo straniero non possiamo pretendere il suo rispetto vero.
Se rifiutiamo la sua cultura non possiamo pretendere la sua apertura.
Se il pregiudizio prevale, resta l'idea di "discriminazione sociale".
Non credo al caso. Nel mio caso, io sono il caso.
I violenti non sono nient'altro che soggetti con limitazioni comunicative.
Subisco sfortune, inconvenienti e disgrazie; ma non sono forse buoni segnali per cambiare e risalire la china?