Scritta da: Silvana Stremiz
Si parla di Dio, di perdono e di misericordia con l'odio nel cuore.
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Si parla di Dio, di perdono e di misericordia con l'odio nel cuore.
Ascoltare un sorriso è facile, tutti ne siamo capaci. Ascoltare le lacrime invece è più complicato, richiede un maggior impegno a tanta umanità.
A volte la presunzione del sapere ci impedisce di ascoltare, di comprendere che forse non sempre tutto è come pensiamo.
Non vi è cosa più triste del deludere noi stessi, il trovarsi invischiati nella parte peggiore di noi stessi, travolti dalle lacrime, e nuotare nel fango senza via d'uscita.
Vi è in ognuno di noi un po' di dr. Jekyll e un po' di Mr. Hyde.
Non voglio credere in Dio, in quel Dio scontato, costruito con accanimenti esagerati di Fede, dove tutto più che un disegno è uno scarabocchio. Non voglio una Fede senza dubbi o perplessità. Voglio semmai comprendere la sua verità.
Si dice che la vita non è solo bianco o solo nero, ma c'è il grigio. Io non lo voglio il grigio, non serve, voglio il rosa, l'azzurro o piuttosto il nero. Il grigio è abitudine, io sono vita.
Quando decidiamo di aver ragione, non "vi è ragione" che possa farci ragionare.
In fondo è questo l'amore, donare senza calcoli, volare sulle ali di un sogno, in bilico sospesa al nulla, osando fino a farsi male, per respirare anche solo per un istante il "senso di tutto".
È incredibile come i sogni iniziano a sognare, come i desideri che non vorresti prendano il volo anche senza di te senza più paura di cadere.