Scritta da: Raffaella Frese
A volte resto rapita dai miei pensieri. cerco forse risposte che domande non sono state mai pronunciate, cerco l'infinito, cerco la strada giusta che mi conduca al mio domani!
Composta mercoledì 8 maggio 2013
A volte resto rapita dai miei pensieri. cerco forse risposte che domande non sono state mai pronunciate, cerco l'infinito, cerco la strada giusta che mi conduca al mio domani!
Abbiamo bisogno di persone che quotidianamente dimostrino che ci amano, persone che ci abbiano presenti sempre nella loro vita. Persone che nonostante le difficoltà della vita, non ci abbandonano, non ci dimenticano, non ci lasciano. Abbiamo bisogno di persone che ci facciano sentire importanti, che ci facciano sentire il loro affetto, non le loro mancanze, i loro silenzi, la loro indifferenza. Abbiamo bisogno di chi ha veramente bisogno anche di noi!
Ci sono silenzi che mi colmano. Ci sono parole che non assumono nessun significato. Forse perché in quel momento non riesco a leggerlo. O soltanto perché non voglio nessuna spiegazione logica che mi spieghi la tristezza che mi avvolge. Ascolto e mi consolo con i battiti del mio cuore, forse perché delusa da un qualcosa che non è arrivato, "un sono qui", un "ti comprendo", un ci sarò sempre. Ma non importa, la mia vita non è composta solo da giorni vuoti, cupi e tristi. Non è composta sempre di silenzi. La mia vita è composta da molti sorrisi, da molti stringo i pugni e vado avanti, da tanti c'è la farò ancora una vola. Mi alzerò, asciugherò le mie lacrime, continuerò il mio lungo viaggio e mi amerò con la stessa intensità che amerò quelli che hanno rubato il mio cuore; "la mia famigli, i miei figli, i miei amici. E chiunque voglia far parte della mia vita sarà il benvenuto. Voglio che i miei giorni si colmino del dono più bello che una persona che ti vuole e che vuoi bene ti possa fare; questo dono si chiama:" presenza".
Tutto quello che sono è rinchiuso in tutto quello che sei, in sogni, desideri, emozioni, sentimenti. Siamo parte integrante di un disegno magnifico, edificato all'inizio di tutto quando le nostre anime erano essenza, "amore", che adesso ne mai nessuno può dividere. Tutto ciò che ci separa è nulla a confronto di ciò che ci unisce! Siamo storia, unica e irripetibile, siamo amore che brucia in silenzio e in silenzio narra la melodia che ci dona vita! Noi.
Io non mollo sai perché? Perché ho tanta voglia di risalire quel monte impervio che ha mille nomi. Lo contraddistinguono antichi nomi come: Egoismo, falsità, superbia, invidia cattiveria. Tutti nomi che hanno attraversato secoli e secoli, senza mai perdere il significato più profondo di ciò che essi rappresentano! Ecco perché non mollo! E anche se delusa, amareggiata risalgo il ruscello della vita, risalgo la china del monte; per poter dire "ce lo fatta finalmente"! Sono arrivata dove volevo arrivare, e tra mille e mille ostacoli e delusioni sono giunta alla vetta delle mie forze, fiera di aver superato tutto con la speranza nel cuore.
Apri gli occhi al cuore, vedrai cose che nemmeno immaginavi di vedere! Udirai cose che avevi dimenticato di poter ascoltare. Apri gli occhi al cuore e il cuore ti donerà la felicità, che arricchirà la tua esistenza. Ma una ricchezza che va oltre le cose materiali, una ricchezza che porta valori importanti, valori che hanno come pilastri di vita l'amore, l'amicizia, il rispetto, la gratitudine, l'umiltà!
A te che piangi e nascondi la tua tristezza dietro un sorriso, voglio dirti; nessun temporale si protrae in eterno, nessuna notte sopravvive all'alba. Non disperare alleati al coraggio che hai di vivere e sorridi, perché per ognuno di noi c'è un anima affine che ci regala la forza di non mollare mai. Si fiero di questo e credi in ciò che sei e nei tuoi sogni "sempre"!
Quanta cattiveria si erge dalle fondamenta dell'ipocrisia. Quanta falsità si arrampica e si insinua nelle viscere dell'incoscienza. No sono solo strappi al cuore queste realistiche condanne, ma ferite aperte che provocano infelicità e dolore a chi ne rimane vittima. Elaborare il lutto non vuol dire superarlo, come combattere la cattiveria non vuol dire sempre sconfiggerla. Troppa erbaccia afferra le nostre caviglie costringendoci a sopravvivere non a vivere! Questa è la dura realtà che dobbiamo tenere conto, ma sapendo anche che; se abbiamo il coraggio di affrontare i disordini e la cupidità della realtà, domani potremmo finalmente avere la meglio e sradicare tutte le erbacce che ostacolano il nostro cammino, (vivendo davvero).
Ecco la vita, strana, imperfetta, dove molte volte il fine è solo l'inizio e l'inizio e solo la fine. Ecco la vita, paletti erti per definire un territorio, che palesemente non fa parte del senso della vita. Dove un garbuglio di trade, è un intreccio di destini. Dove pregiudizi diventano abitudini congetturali, ipotesi senza fondamenta. Ecco la vita, dove a volte la distanza è solo una scusa, e l'amore diventa solo un modello da seguire. Dove il tutto è il niente e il niente diviene tutto.
Molte volte la vita è un intreccio indefinibile, un labirinto dove neanche i più abili hanno la possibilità di rintracciare la strada giusta. Ci sono strade senza sbocco, muri erti irraggiungibili, pareti indistruttibili, giacigli inespugnabili, strade che non conducono da nessuna parte, altre ancora in luoghi sbagliati, dove gli errori e le sconfitte, avanzano imperturbabili. Ma si deve andare avanti comunque, per imboccare in qualche modo il sentiero adeguato a noi, giusto o sbagliato che sia, l'importante che abbia un'uscita. Uno spiraglio di luce che ci conduca alla realtà, adeguata o non adeguata che sia, l'importante è riprendere in mano la strada chiamata speranza, con la consapevolezza di noi, con la lucidità delle nostre possibilità, e scelte, perché anche il labirinto più insidioso e difficoltoso ha sempre una via d'uscita e una strada che si chiama esistenza da percorrere con coraggio senza fine.