Scritta da: Massimiliano Salerno
in Frasi & Aforismi (Felicità)
Il più felice, allora, è colui che non ha malvagità nell'anima, dal momento che questo si è rivelato essere il più grande dei mali.
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Il più felice, allora, è colui che non ha malvagità nell'anima, dal momento che questo si è rivelato essere il più grande dei mali.
Che cosa strana sembra essere questa che dagli uomini viene chiamata piacere; e come sorprendentemente essa, per sua natura, si trova con quello che sembra il suo contrario: il dolore. Ed essi tutti e due insieme non vogliono coesistere nell'uomo, ma se poi qualcuno insegue l'uno di questi e l'afferra, egli, in un certo modo, è obbligato a prendere anche l'altro, come fossero attaccati ad un sol apice, pur essendo due.
La pena che i buoni devono scontare per l'indifferenza allo stato è quella di essere governati da uomini malvagi.
La poesia si avvicina alle verità essenziali più della storia.
Alla fine tutte le cose non devono forse essere inghiottite dalla morte?
La musica è il fuoco dell'anima.
Felicità è conoscere.
La conoscenza è virtù e la virtù è soprattutto un vantaggio per l'individuo che la esercita.
Non è possibile che crei poesia chi non è posseduto da un Dio e fuori di senno.
Secondo la mitologia greca, gli umani originariamente furono creati con quattro braccia, quattro gambe e una testa con due facce. Temendo il loro potere, Zeus li divise in due parti separate, condannandoli a trascorrere le loro vite a cercare l'altra metà.