Nel cuore come nel tronco di un albero i giorni dell'amore si incidono come cerchi concentrici. Quei solchi, la loro profondità e quantità, sono la testimonianza autentica della durata ed intensità di un sentimento speciale!
Il tempo e la distanza talvolta complicano la vita a chi anche essendoci e annullando le distanze deve fare i conti con chi c'è ma non c'è!
Puoi utilizzare i migliori materiali e gli attrezzi più idonei ma una volta che hai provocato le crepe in un'anima niente la farà tornare integra.
Spesso lasciamo che il cuore superi il limite nell'accogliere chi appesantisce e svilisce la nostra capacità di amare... e quando diventa così pesante anche solo il pensiero, quando non si riesce più a sentire la gioia è arrivato il momento di aprire la porta e liberarsene.
Càpita una sola volta di arrivare alla fine senza far crollare tutto.
Una volta provato quel tocco lo porti nel cuore per la vita.
Sarebbe bello disperdere con un soffio ciò che infastidisce!
L'attesa è una pausa intrisa di significati. Il presente doloroso abbraccia il passato ricco di gioia con il ricordo di stagioni felici parcheggiandoci nell'attesa di un futuro intessuto di aspettative in bilico tra il desiderio di rivivere attimi di sospiri ed emozioni e la consapevolezza di una realtà manchevole. Forse l'attesa andrebbe depurata dall'angoscia e tuffata in una sorta di incantesimo che ci libera del rimpianto e ci risparmia l'inutile perdita di una ventata di nuova speranza di riappropriarci di ciò che amiamo.
La vita ci riserva sempre sorprese e arriva sempre quel momento, inatteso, sconosciuto, particolare, vero che ci fa incontrare un'altra anima con cui colloquiare e tutto quello che è stato prima non esiste più se non nei ricordi, seppur ancora dolorosi, malinconici che fanno parte del nostro vissuto, che sono la trama del tessuto della nostra vita. Un giorno tutto cambia e il sorriso ritorna e si comincia un nuovo percorso.
Se Eva non mordeva la mela.