Scritta da: MaryRosa Amico
Bisogna guardare alla vita con gli occhi dei bambini. C'è un mondo candido nei loro sguardi, dove ogni adulto specchiandosi, dimentica di essere un uomo.
Composta venerdì 12 giugno 2020
Bisogna guardare alla vita con gli occhi dei bambini. C'è un mondo candido nei loro sguardi, dove ogni adulto specchiandosi, dimentica di essere un uomo.
Una cosa l'ho imparata: un uomo che ti vuole, che ti desidera sul serio, vorrà entrarti nel cuore prima di penetrare la tua anima.
Se perdi tempo a programmare, si ridurrà l'istinto di cogliere l'attimo.
Le donne che crescono i figli da sole sono madri che non hanno bisogno di avere al proprio fianco uomini che non le rispettano. Benedette siano le donne che fanno anche da padre.
Bisogna saperle leggere anche negli sguardi le parole, non soltanto sentirle dire. Le più belle, le possiedono gli occhi: un dono che la parola fa al cuore.
L'innocenza che l'uomo ha perso, anche nel pensiero, è rimasta intatta negli occhi dei bambini.
Si dovrebbe avere più cura di un fiore reciso dalla mano di un uomo. Perde colore e nulla di lei rimane. Ecco perché i fiori più delicati non resistono se vengono strappati. Ora, invece, so cosa vuol dire l'autunno: precipitare da un ramo, tra le foglie sbiadite.
Non dare mai il beneficio del dubbio, a chi ti dimostra un'incapacità di scelta, o di una soluzione definitiva. Nell'incertezza, sospendi l'assenso.
Se domani finisse il mondo, se davvero fosse l'ultimo giorno della nostra vita e non ci fosse via di fuga, da chi andresti per dargli un ultimo bacio?
Il male del mondo è la mano dell'uomo.