Scritta da: Sebastian J. Melthon
Pubblicata prima del 01/06/2004
L'uomo è un cavo teso tra la bestia e il superuomo, un cavo al di sopra di un abisso.
Commenta
L'uomo è un cavo teso tra la bestia e il superuomo, un cavo al di sopra di un abisso.
Cosa è male? Tutto ciò che deriva dalla debolezza.
Non esistono i fatti, ma solo le interpretazioni dei fatti.
Chi soffre è una preda di tutti: di fronte ad un sofferente tutti si sentono saggi.
Troppo frettoloso è il solitario, nel tendere la mano a colui che incontra.
A che scopo vuoi ancora attaccare? Siedi come uno che ha vinto!
Dove non si può amare, bisogna passare oltre.
Ali bisogna avere quando si ama l'abisso.
Che accadrebbe se un giorno o una notte, un demone strisciasse furtivo nella più solitaria delle tue solitudini e ti dicesse: "Questa vita, come tu ora la vivi e l'hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te, e tutte nella stessa sequenza e successione" [...]. L'eterna clessidra dell'esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello della polvere! Non ti rovesceresti a terra, digrignando i denti e maledicendo il demone che così ha parlato? Oppure hai forse vissuto una volta, un attimo immenso, in cui questa sarebbe stata la tua risposta: "Tu sei un Dio e mai intesi cosa più divina?"
La voce della bellezza parla a voce bassa.