È possibile affogare nel nulla e avere la nausea di tutto?
Composta sabato 16 marzo 2013
È possibile affogare nel nulla e avere la nausea di tutto?
Era quasi deludente. Pareva proprio che quando lo stress e la follia sparivano dalla mia vita quotidiana non mi restasse altro su cui contare.
Questo nostro mondo strano, davvero? Non puoi paragonarlo con nient'altro eppure impari in fretta che c'è qualcosa di sbagliato nel mondo e nella gente che ci vive. Vuoi esser giusto ed obiettivo ma quando scopri quello che ci fa e le scelte che ci impone, le strade in cui ci tocca camminare, quello che ci fa vedere, sentire, sopportare, giorno e notte, giorno dopo giorno, anno dopo anno, allora, brutto, Dio, non c'è niente che puoi paragonare neanche a questo sicché non puoi esattamente dire che è uno schifo ma perché diavolo lo sembra?
Ero troppo ubriaco per lamentarmi: sentivo solo il morso e la tristezza selvaggia di un'altra buona cosa persa per sempre.
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
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Cristo, pensò, la gente ha intestini, bocche, polmoni, orecchie, ombelichi, organi sessuali, e capelli, pori, lingue, a volte denti, e tutte le altre parti unghie, ciglia, dita dei piedi, ginocchia, pance. C'era qualcosa di estenuante in tutto questo. Perché nessuno se ne lamentava?
Quando uno muore, per lui la faccenda è molto reale; per gli altri, solo una disgrazia o un ingombro da levar di torno, e per questo c'è il cimitero.
Non li capisco quelli che mi dicono "io con quest'amica ci vado a letto". Io con un amico ci parlo in giardino. L'amicizia è un amore, ma senza la complicazione del sesso.
Non guardo dentro di me per capire perché girino certe ruote; sento che farlo sarebbe pericoloso.
Ci sono anche le giornate buone, però, quando il mondo intero si svela di fronte a me... si svela come cosa? Come una menzogna.