Scritta da: Mirko ......
in Frasi & Aforismi (Vita)
Il vero casino della vita, pensò, era dover fare i conti con i problemi altrui.
dal libro "Confessioni di un codardo" di Charles Bukowski
Il vero casino della vita, pensò, era dover fare i conti con i problemi altrui.
Le donne: mi piacevano i colori dei loro vestiti; il loro modo di camminare; l'espressione crudele di certe facce; qualche volta la bellezza quasi pura di altre, completamente e deliziosamente femminili. Ci fregavano sempre, le donne, pensavano a noi, si concentravano, studiavano, decidevano se prenderci, scartarci, cambiarci, ucciderci o semplicemente lasciarci. Alla fine non aveva molta importanza; qualunque cosa facessero, finivamo soli e picchiati nel cervello.
I cani avevano le pulci, gli uomini un sacco di guai.
Solo con tutti la carne copre le ossa e ci mettono dentro una mente e qualche volta un'anima e le donne spaccano i vasi contro i muri e gli uomini bevono troppo e nessuno trova quello giusto ma continuano a cercare strisciando dentro e fuori dai letti. La carne copre le ossa e la carne cerca più che la carne. Non c'è nessuna possibilità: siamo tutti intrappolati in un destino singolare. Nessuno trova mai quello giusto. Gli immondezzai della città pieni, i robivecchi pieni, i manicomi pieni, gli ospedali pieni, i cimiteri pieni... nient'altro si riempie.
Al momento conosco un paio di uomini che sembrano davvero innamorati... sono uomini logorati dal loro triste destino, non riescono a tirarsi fuori da quella situazione.
La sopportazione e la pazienza possono risolvere o quanto meno attenuare molte sofferenze.
Che senso avesse tutto questo, non lo sapeva nessuno. Eravamo stanchi e ce ne sbattevamo.
Le vostre critiche sono giustificate ma la vostra vita non lo è? No. Punto.
Dovrebbero leggere la Bibbia, dovrebbero leggere Lolita. Dovrebbero smetterla di leggere Bukowski e dovrebbero smetterla di ascoltare la gente che dice loro di leggere Bukowski.
Non arrivavo da nessuna parte, e neanche il resto del mondo, per quello. Stavamo tutti in giro in attesa di morire e nel frattempo facevamo alcune cosette per riempire lo spazio. Certuni non facevano neanche le cosette. Eravamo delle verdure.