Scritta da: Alessandra Lanza
Ognuno può giustificare, nessuno vietare.
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Ognuno può giustificare, nessuno vietare.
Così elevato è il nostro concetto dell'anima umana, che non possiamo tollerare di esserne disprezzati, e di non godere della stima di qualcuno. Tutta la felicità degli uomini consiste in questa stima.
L'ultima cosa che si scopre scrivendo un libro è come cominciare.
La nobiltà è davvero un gran vantaggio se mette in condizione un uomo di diciotto anni di essere conosciuto e rispettato come un altro potrebbe esserlo solo a cinquanta. Trent'anni guadagnati senza fatica.
La giustizia deve essere congiunta al potere, così che ciò che è giusto possa anche aver potere, e che ciò che ha potere possa essere giusto.
Non è già che uno debba in quanto possa, ma può in quanto deve.
La speranza che i cristiani hanno di possedere un bene infinito è mista di gioia effettiva e di timore; non sono infatti come coloro che sperano in un regno nel quale non avrebbero nulla, essendo sudditi: essi sperano nella santità, nella liberazione dall'ingiustizia, e ne hanno qualche cosa.
Le cose umane bisogna capirle per amarle, le cose divine bisogna amarle per capirle.
Non ci sono che tre tipi di uomini: quelli che, avendo trovato Dio, lo servono; quelli che, non avendolo trovato, s'impegnano a cercarlo; e gli altri, che trascorrono la vita senza trovarlo e senza averlo cercato. I primi sono ragionevoli e felici, gli ultimi sono folli e infelici, quelli in mezzo sono infelici ma ragionevoli.
L'ateismo è un segno di forza di spirito, ma fino a un certo punto soltanto.