Scritta da: mor-joy
in Frasi & Aforismi (Abilità)
Quando siamo di fronte a uno stile naturale, restiamo stupiti e incantati, perché ci aspettavamo di vedere un autore e troviamo invece un uomo.
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Quando siamo di fronte a uno stile naturale, restiamo stupiti e incantati, perché ci aspettavamo di vedere un autore e troviamo invece un uomo.
Il primo effetto dell'amore è di ispirare un gran rispetto: si ha una sorte di venerazione per ciò che si ama. È giustissimo: non si vede nulla nel mondo di così grande come ciò che si ama.
Tout le malheur des hommes vient d'une seule chose, qui est ne savoir pas demeurer en repos dans une chambre.
Tutta l'infelicità umana viene da una sola cosa, cioè dal non sapere stare in riposo in una stanza.
Contraddizioni.
Infinita saggezza e follia della religione.
Niente rivela maggiormente un'estrema debolezza di mente quanto il non conoscere che cosa sia l'infelicità di un uomo senza Dio; niente denota maggiormente una cattiva disposizione del cuore quanto il non desiderare la verità delle promesse eterne; niente è così stupido quanto il fare il gradasso con Dio.
È inutile che la ragione domandi al cuore prove dei suoi principi per darvi il proprio consenso, quanto sarebbe ridicolo che il cuore chiedesse alla ragione un sentimento di tutte le proporzioni che essa dimostra per indurti e accettarle.
Bassezza degli uomini che arrivano a sottomettersi alle bestie, fino ad adorarle.
Vedo quegli spaventosi spazi dell'universo, che mi rinchiudono; e mi trovo confinato in un angolo di questa immensa distesa, senza sapere perché sono collocato qui piuttosto che altrove, né percè questo po' di tempo che mi è dato da vivere mi sia assegnato in questo momento piuttosto che in un altro di tutta l'eternità che mi ha preceduto e di tutta quella che mi seguirà.
Noi conosciamo la verità non soltanto con la ragione, ma anche con il cuore.
Noi conosciamo la Verità non soltanto con la ragione, ma anche con il cuore. In quest'ultimo modo conosciamo i princípi primi; e invano il ragionamento, che non vi ha parte, cerca d'impugnare la certezza. I pirroniani, che non mirano ad altro, vi si adoperano inutilmente. Noi, pur essendo incapaci di darne giustificazione razionale, sappiamo di non sognare; e quell'incapacità serve solo a dimostrare la debolezza della nostra ragione, e non come essi pretendono, l'incertezza di tutte le nostre conoscenze. Infatti, la cognizione dei primi princípi - come l'esistenza dello spazio, del tempo, del movimento, dei numeri -, è altrettanto salda di qualsiasi di quelle procurateci dal ragionamento. E su queste conoscenze del cuore e dell'istinto deve appoggiarsi la ragione, e fondarvi tutta la sua attività discorsiva. (Il cuore sente che lo spazio ha tre dimensioni e che i numeri sono infiniti; e la ragione poi dimostra che non ci sono due numeri quadrati l'uno dei quali sia doppio dell'altro. I princípi si sentono, le proposizioni si dimostrano, e il tutto con certezza, sebbene per differenti vie). Ed è altrettanto inutile e ridicolo che la ragione domandi al cuore prove dei suoi primi princípi, per darvi il proprio consenso, quanto sarebbe ridicolo che il cuore chiedesse alla ragione un sentimento di tutte le proposizioni che essa dimostra, per indursi ad accettarle.