Scritta da: Staff PensieriParole
Mas vale ser cabeza de raton que cola de leon.
Meglio essere la testa di un topo che la coda di un leone.
(Cioè meglio essere i primi in qualcosa di piccolo che gli ultimi in qualcosa di grande).
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Mas vale ser cabeza de raton que cola de leon.
Meglio essere la testa di un topo che la coda di un leone.
(Cioè meglio essere i primi in qualcosa di piccolo che gli ultimi in qualcosa di grande).
Quando imparerai a leggere negli occhi del tuo migliore amico non stupirti se ti accorgerai che qualcosa tra di voi si è rotto, perché hai semplicemente capito di amarlo.
Caput imperare, non pedes.
A comandare è la testa, non i piedi.
Se ci incontriamo il mio volto nascondo, eppur sei tu, l'amor che senza tregua desidero vedere.
Potrò avere tutte le conoscenze che voglio, magari tanti amici, ma solo chi resterà a fianco a me in tutto e per tutto potrà essere considerato il mio vero ed unico amico.
Tienimi con te, ti prego, non mi lasciare andare. Non permettere al tuo cuore di vivere senza il mio. Non fare che la tua vita perda il mio sapore. I nostri profumi si univano perfettamente, creando un'essenza unica. Non abituarti a non sentire più la mia voce. Non farmi amare da qualcun altro che non sei tu. Fai di te stesso presenza e non mancanza. Fai che possa nascere una stella dall'istante infinito dei tuoi occhi mentre incontrano i miei. Tienimi con te, stringimi. Gioisci di me, con me. Rendimi tua, per sempre. Sii mio, sempre. Sconvolgimi. Feriscimi. Curami. Saziami. Riempimi. Colpiscimi. Amami.
La tutela dell'ambiente è una sfida per l'umanità, perché si tratta di un bene destinato a tutti.
Quando trovi te stesso ti cercheranno!
Il cuore è il peggior scolaro del mondo: malgrado tante lezioni, commette sempre gli stessi errori.
Quotidianità contorta unita a scadenze che mi soffocano, leggi scritte ne dal buon senso, ne tanto meno da me, posso solo cercare la libertà nel mio io, ed entrare in quello che per me è il "tempio" e che per voi è una semplice palestra. Qui posso chiudere gli occhi e scandire il tempo coi battiti più veri che conosca, quelli del mio cuore, qui le mie leggi le decido io, come le tacitazioni e le costrizioni che con insensata follia m'impongo. Sono un uomo, certo, ma un uomo felice poiché ancora in grado di potere sognare, concedetemelo, e lasciatemi scegliere e vivere il mio destino. Forse arriverò troppo in là, e come la mitologia mi ricorda, come Icaro cadrò, ma cadrò felice, totalmente conscio di averlo fatto nel pieno della mia squilibrata razionalità.