Scritta da: Anna R. Di Lollo
La mente che vive la più rigogliosa delle primavere ha già attraversato molti rigidi inverni.
Composta venerdì 14 dicembre 2018
La mente che vive la più rigogliosa delle primavere ha già attraversato molti rigidi inverni.
Si può raccontare l'amore con milioni di frasi ad effetto e non conoscerlo affatto oppure non saperne nessuna e riuscire a toccarlo nel cuore. Bisogna essere poetici, non sembrarlo.
Siamo tutti affamati d'un brivido lungo la schiena, d'un sorriso, un abbraccio, una carezza. Per questo, ogni giorno, ci trasformiamo in pescatori d'emozioni.
La felicità è un'amante capricciosa: si nasconde dietro un'armonia breve, la repentina caducità di un fiore, un lampo improvviso, un sospiro inatteso, un lieve tocco appena accennato. Trova raramente seducente quel che, saldo, dura nella sua immobilità.
L'intenso effluvio di cascate di glicine in fiore spalanca, inebriante, la porta dei sogni.
Ognuno in sé, giorno dopo giorno, costruisce l'infinito.
Perdonare è salpare, levare l'ancora alla volta non dell'altrui, ma della propria liberazione.
L'essere umano è uno scrigno nello scrigno: trattiene inevitabilmente in sé il mondo da cui è contenuto.
"Sopravvivere" vuol dire appropriarsi del segreto del muschio: quando tutto si disfa, dissipa e muore, lui rinverdisce.
Il giorno rivela chi mostriamo di essere, la notte chi siamo.