Barzellette


in Umorismo (Barzellette)
Due ubriachi escono dall'osteria e ognuno decide di tornare a casa propria per smaltire i fumi della sbronza. Il primo ubriaco entra in casa propria e, vedendosi riflesso nello specchio dell'ingresso, corre giù a chiamare l'amico: "Pietrooo! Pietrooo! Corri! Ho i ladri in casa!". Pietro lo sente e corre verso di lui: "Adesso vengo lì e gli spacchiamo la faccia!" Corrono su per le scale, aprono la porta e la richiudono subito: "Cacchio, sono in due! Andiamo a chiedere rinforzi!" Sono in strada e passa una macchina dei Carabinieri: "Ferma ferma! Ci sono i ladri in casa mia!" I Carabinieri si fanno portare sul posto ed uno di loro sale verso l'appartamento coi due ubriachi, dà un calcio alla porta per aprirla e poi la richiude subito esclamando: "C'era già un collega sul posto... ".
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    in Umorismo (Barzellette)
    Quattro chirurghi durante una pausa fra un intervento e l'altro discutono del loro lavoro. Il primo dice: "Io credo che i più facili da operare siano i bancari. Dentro di loro ogni cosa è numerata".
    Il secondo dice: "Io invece penso che i bibliotecari siano i più facili da operare. Quando li apri tutti i loro organi sono ordinati alfabeticamente".
    Il terzo dice: "Io preferisco operare gli elettricisti. Tutti i loro organi sono codificati per colore". E il quarto: "Io preferisco operare gli avvocati. Essi sono senza cuore, senza spina dorsale, senza fegato, e la loro testa e il loro didietro sono intercambiabili".
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      in Umorismo (Barzellette)
      Su una nave da carico c'era un cuoco cinese mite, gentile e riservato. La ciurmaglia, non avendo niente da fare, lo aveva preso di mira e gli faceva ogni giorno i peggiori scherzacci (tipo incendiargli il codino o cospargere di peperoncino la sua carta igienica... ), ma il cuoco non reagiva mai, non diceva niente e non si lamentava; al massimo faceva un inchino e se ne andava. Dopo alcuni mesi, l'equipaggio cominciò a stancarsi (e a esaurire la fantasia nell'inventare nuovi scherzi) e alla fine decisero di lasciare in pace il poveretto. Dopo alcuni giorni di "calma", il cuoco, meravigliato, prese la parola mentre tutti stavano pranzando: "Scusale, molto onolevoli compagni di viaggio, io avele notato che voi non stale più facendo nessun schelzo a povelo cuoco cinese, cosa essele successo?" Al che gli dissero che non c'era più gusto, che si erano stancati etc etc... "Allola voi non falete più schelzi a povelo cuoco cinese?" E la ciurma "No, no, non ti preoccupare, d'ora in poi puoi stare tranquillo" E il cuoco "E allola povelo cuoco cinese smettele di fale cacca nella minestla".
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        Scritta da: Anna De Santis
        in Umorismo (Barzellette)
        Un uomo era fissato con la mazzafionda, quello strumento fatto con un pezzo di legno ed un elastico per tirare pietre. A forza di dar fastidio a tutti, lo rinchiudono in un manicomio per poterlo curare. Dopo un anno il dottore lo manda a chiamare per vedere se è guarito dalla sua mania di tirare pietre e gli fa un colloquio: Allora, come stiamo, vediamo se posso mandarti fuori, ormai sei grande ed è ora che ti trovi una ragazza e metta la testa a posto. Cosa vuoi fare? Il ragazzo tranquillo risponde: voglio sposarmi. Bene, fa il dottore, e poi? Voglio andare in viaggio di nozze. E poi? E poi la porto a letto, comincio a spogliarla, le tolgo la camicetta, la gonna... E poi fa il dottore? Poi le tolgo le mutandine ed il reggiseno... e con tutti quegli elastici mi ci faccio la mazzafionda.
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