Scritto da: Stefania Meneghella

Vita d'attesa


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2012

Giornata primaverile. Italia. Il Sole era tanto affettuoso e il mare si concentrava nella sua dolcezza... le nuvole si mischiavano con tutta la speranza che, delicatamente, ruotava in quell'aria. Le farfalle svolazzavano di qua e di là e ogni fiore, quel giorno, era diverso. Helena era accovacciata su quella panchina da un po'. Il parco che amava tanto le faceva compagnia e, con il cuore a mille, scrutava la gente. Madri, figli, genitori disperati e nonni felici. Scrutava piccole famiglie serene e dei palloncini che, d'un soffio, volavano via con i sogni. I suoi occhi marini si illuminavano con la sua anima, e i suoi capelli color rame si smuovevano con il lieve vento primaverile. Osservando scrupolosamente piccole scene di felicità, rammentò dolcemente ogni attimo trascorso in compagnia del suo magnifico, sereno sorriso, rammentò gli attimi di serenità e i pochi momenti davvero fantastici. Rammentò tutto ciò per cui valeva la pena vivere. Ma, a d'un tratto, serrò gli occhi, quasi lentamente, e la sua sottile macchina del tempo la riportò al giorno della sua nascita. E, in quella giornata primaverile, in quel parco colmo di sogni, e in quelle farfalle che andavano via, Helena cominciò a ricordare cose che,... [segue »]
Composto giovedì 12 gennaio 2012

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