Scritto da: G. De Felice

Parte II - 2 giugno


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...sentire Matteo una spanna sopra il mondo, ora. Forse non uscirà vincente neanche lui da questa corsa. Ma doveva provarci Matteo. Lo doveva a se stesso. Perché sì, al centro di questo viaggio e di questo mondo di sensazioni contrastanti che sta provando, non c'è Alice, c'è lui in primis. E poi loro due. Forse è egoismo. Forse è l'ostinata ricerca di una medaglia d'oro che alla fine dei conti sarà destinata a qualcun altro. Qualcuno anche meno adatto, forse, ma capace di essere al posto giusto nel momento giusto, con le parole giuste. Ma c'è questo alla base del viaggio di Matteo: è stufo di essere relegato al ruolo di miglior attore non protagonista, è stufo che siano gli altri a decidere, e a scegliere per lui. Se una cosa la vuoi, davvero, devi fare di tutto per andare a prendertela. Tentando di sovvertire i pronostici, di chi ti vede eterno secondo.
Riemerso improvvisamente dal vortice di pensieri, Matteo guarda l'orario. 12:30. "Merda", pensa Matteo. 13:00. Niente. 13:30. Macché.
Basta. Stavolta, basta.
Si alza, prende il pinguino che stringe ancora forte tra le sue mani, stavolta osservandolo con un misto di rabbia e delusione che farebbe venir voglia persino ... [segue »]

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