Sconforto e Libertà

...noi stessi anche quando siamo malati, feriti nell'anima, angosciati. Non è la fortuna che ci rende più creativi e più profondi. A volte sono proprio il dolore, l'ingiustizia, la malattia che ci aprono la mente, che ci fanno vedere ciò che non avremmo mai visto. La malattia, la sofferenza, la rabbia, la depressione possono fermare il corpo, ma non lo spirito. Noi siamo dominati dalla nostra avidità di possesso, dal nostro egoismo, dalla nostra vanità. Se i dispiaceri, la sconfitta e il dolore ci aiutano a liberarcene, allora non costituiscono una perdita, ma un guadagno. Se riusciamo a distaccarci dalle cose, se riusciamo a superare l'amarezza della rinuncia, se diventiamo capaci di agire, diventiamo più liberi. Ed io sono una persona libera, perciò voglio considerare lo sconforto che provo oggi come un punto di partenza, un aiuto per rinunciare a qualcuna delle mie pretese, e imparare a vivere in modo più' essenziale. Sono sicura che troverò così molto più di quanto ho perso.

Fernanda Irlante

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