Cominciò con un numero sbagliato

...importa – continuò Jack per tranquillizzarla – il nome coincide. Se vuole posso chiamarlo e gli dico di incontrarci al solito bar in piazza. Lei viene con me e così si toglie questo dubbio che la sta tormentando."
"D'accordo – rispose Tania, ancora un po' incerta – ma perché vuole aiutarmi? In fondo nemmeno mi conosce!"
"Diciamo che, mi ha colpito la sua storia e spero, con tutto il cuore, che lei possa ritrovare suo padre molto presto."
"Lo spero anche io."
Jack cercò nella sua rubrica telefonica il numero di Giorgio.
"Ecco l'ho trovato, ora lo chiamo." E compose il numero.
"Pronto? Giorgio, ciao sono Jack, tutto a posto? Senti, che ne dici di vederci domani pomeriggio alle cinque al solito bar? Ok allora ci vediamo lì."
"Grazie." Gli disse Tania e se ne andò.
Il pomeriggio seguente, Jack e Tania, andarono al bar dove Giorgio li stava aspettando. Era un uomo anziano, con i capelli bianchi e indossava un vecchio cappotto nero.
"Ciao Giorgio." Esclamò Jack non appena lo vide.
"Ciao Jack." Rispose l'uomo.
"Giorgio, lei è Tania una mia amica." E i due si strinsero la mano.
Dopo aver bevuto un caffè e ... [segue »]

Silvia Devitofrancesco

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