Scritto da: Cleonice Parisi

L'orizzonte dell'Aquila Grigia


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...mio cuore, ma vorrei conoscere anche le sue albe. Giurami che mi ci porterai.

Atropos era sempre più incantato da quella donna che era davvero una sorpresa meravigliosa sia fuori che dentro, le giurò che avrebbe costruito con le sue mani quella zattera e che l'avrebbe condotta lontano sino a quei luoghi sognati, mentre un ombra veloce passò attraverso i suoi occhi.

E Atina colse all'istante il suo rabbuiarsi:

Cos'hai? Non nascondermi nulla ti prego. –

Ed Atropos:

Fino a quando Gazzella che Corre potrò tenere il tuo passo, le lune della mia vita sono tante, e presto per me si apriranno le porte del cielo. Sino a ieri niente scuoteva il mio animo neppure il pensiero dell'ultimo viaggio, ma ora temo quel momento più di ogni altra cosa, perché solo oggi ho ritrovato il seme della mia felicità nei tuoi occhi. Vorrei avere il tempo di vedere fiorire la pianta del nostro amore.

Atina lo carezzò dolcemente mentre un forte dolore prese a stringerle in cuore, non poteva lenire quella sofferenza che aveva il sapore della verità, e mentre le lacrime le scendevano sul volto con voce rotta dal pianto disse:

Anche l'aquila sa amare la gazzella, la segue vigile dall'alto del suo ... [segue »]

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    Scritto da: Cleonice Parisi
    Riferimento:
    Primo premio per la narrativa al concorso Padrer Willi 2005 - Torino

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