Scritto da: FRANCO PATONICO

Migranti per forza o per amore


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...non perdevano l'occasione d'incontrarsi e di confidarsi tra loro progetti e sentimenti e, proprio in una di queste volte, Giuliana le aveva confidato che c'era un ragazzo che le faceva la ruota e che tutto sommato non le dispiaceva.
Intanto il tempo passava senza grosse novità. Noi avevamo avuto il primo figlio e la vita per me era, ancora una volta, cambiata, si può dire del tutto. Con più responsabilità avevo abbandonato completamente le frequentazioni con gli amici del bar. Ormai solo casa e lavoro e qualche gita domenicale. Spesso veniva con noi anche Giuliana con il ragazzo, ma ancora non si erano fidanzati ufficialmente. Lui faceva il falegname in una fabbrichetta artigiana; non era male, di poco più vecchio di lei, ma anche lui proveniva da una famiglia modesta.
Tutto pareva ormai scritto nel destino di Giuliana e lei, più che innamorata, sembrava rassegnata.
Dunque era questa la situazione finché un bel giorno non è arrivata la lettera dal Canada. All'interno c'era la fotografia di Carlo, un bel ragazzo di una trentina di anni, una parente alla lunga della zia Maria. Dopo aver raccontato come se la passavano a Toronto, dove era proprio il caso di dire che avevano ... [segue »]
Composto giovedì 15 giugno 2017

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