Scritto da: Gladys Rovini

Appoggiati a me, Montag

Capitolo: 1

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...accarezzasse la pelle e che accompagnasse i suoi pensieri verso mete sconosciute. Poi, stringendosi leggermente nelle spalle, affondò i piedi nella sabbia fine, spostò leggermente la testa all'indietro e aspettò che lui le parlasse, come sempre, come ogni mattina. A quel punto, con le orecchie ben tese a ogni suo sussurro, ascoltò la puntuale risposta alle sue richieste. Le onde s'infrangevano sulla spiaggia, armoniosamente, e il suono dell'acqua che si srotolava vicino a lei era delicato, discreto, appena percettibile. Una forma d'intimo rispetto di cui lui la rendeva protagonista. Lui... il mare, il suo mare. Quel meraviglioso specchio d'acqua inquieto nel quale si tuffava, idealmente, ogni volta che aveva bisogno di ritrovare se stessa.
Sorrise, orgogliosa di quel magico legame, e poi lanciò lo sguardo verso il favoloso panorama che si estendeva dinanzi a lei. Osservò, deliziata, il volteggiare armonioso di alcuni gabbiani stagliati all'orizzonte e ammirò, giocosa, i preziosi tesori che la marea aveva portato con sé: conchiglie, grandi e piccole, dagli svariati colori e riflessi. Quanto amava la sua terra e quanto si sentiva di appartenere ad ogni suo paesaggio, ad ogni suo particolare, ad ogni suo anfratto! Quella piccola città della Toscana era il luogo in cui ... [segue »]

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    Scritto da: Gladys Rovini
    Dedica:
    Alle meravigliose persone disabili.

    Commenti

    1
    postato da , il
    La storia è veramente una noia!. In poche parole: soldi sprecatti. Mi spiace.

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