Scritto da: Gladys Rovini

Appoggiati a me, Montag

Capitolo: 1

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...Per Julienne rappresentava una figura amica e considerava le brevi chiacchierate con lui, un piacevole rito quotidiano.
Questo è l'unico uomo di cui abbia bisogno, aveva ammesso a se stessa, sorridendo. Giornale sotto al braccio, si era congedata da lui. Erano le sette e dieci, aveva tutto il tempo per farsi una doccia, vestirsi e prepararsi un succo di frutta. Aveva rallentato il ritmo del suo passo, come al solito veloce, oltrepassato il bar dove si fermava, puntualmente, a fare colazione e, in pochi minuti, aveva coperto la distanza che la separava dalla sua abitazione.
Quella mattina doveva incontrarsi con Mara e quindi avrebbe preso un caffè con lei.
Il suo appartamento si trovava nel centro di quella piccola città toscana. L'edificio, ristrutturato recentemente, era alquanto antico ed emanava un che di austero. Saliti i pochi gradini che conducevano all'ingresso, si apriva un'ampia porta vetrata che introduceva magistralmente la spaziosa hall. Il pavimento era rivestito da una moquette color bronzo e le alte mura, di una tonalità decisa di verde scuro, erano incorniciate da una vistosa greca.
Sulla sinistra si trovava la portineria, un'angusta stanzetta che rifletteva fastidiose luci al neon. Attigua a questo locale vi era l'abitazione dei custodi,... [segue »]

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    Scritto da: Gladys Rovini
    Dedica:
    Alle meravigliose persone disabili.

    Commenti

    1
    postato da , il
    La storia è veramente una noia!. In poche parole: soldi sprecatti. Mi spiace.

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