Scritto da: Gladys Rovini

Appoggiati a me, Montag

Capitolo: 1

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...gli abiti che erano riposti, ordinatamente, su una poltroncina, accanto alla cabina armadio. Aveva raccolto i capelli, si era colorata leggermente le guance, gli occhi e le labbra e inumidito i polsi con una delle tre fragranze che utilizzava di solito.
Dopo una scrupolosa occhiata allo specchio, annuendo, era uscita dalla camera.
Consumata in tutta rapidità una spremuta d'arancia e, rigovernato velocemente quanto attentamente la cucina, si era indirizzata verso l'uscita.
Poco dopo, si trovava sul pianerottolo. Dopo aver fatto girare la chiave nella toppa e, ripresa in mano la valigetta che aveva appoggiato accanto alla parete, si era voltata, lasciando scorrere l'orologio sotto al polsino della camicia di raso per controllare l'ora. E così, constatato che l'ascensore era nuovamente fuori uso, si era incamminata verso le scale.
I capelli, biondi e lisci, tirati indietro e legati come al solito in una lunga coda, ondeggiavano sulla sua schiena. Le gambe slanciate si muovevano sinuosamente, permettendo allo spacco della gonna del tailleur di lasciar intravedere le collant che velavano le cosce sode. Le scarpe, dai tacchi alti, erano dello stesso colore della giacca di pelle che penzolava da un braccio e la scia di profumo che si stava propagando nell'aria era ... [segue »]

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    Scritto da: Gladys Rovini
    Dedica:
    Alle meravigliose persone disabili.

    Commenti

    1
    postato da , il
    La storia è veramente una noia!. In poche parole: soldi sprecatti. Mi spiace.

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