Scritto da: Giuseppe LONATRO

Faceva troppo caldo


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Leo aveva trascorso una notte insonne per colpa del caldo afoso, malgrado le finestre aperte e il giardino adiacente.
Si alzò ed entrando in cucina venne colpito da una staffilata di sole che gli fece dolere gli occhi.
Accese il gas e si preparò il solito caffè della mattina, l'altro l'avrebbe bevuto al bar come sempre. Contava di farsi la barba, infilare il costume da bagno e andare al mare. Era domenica e non aveva nulla da fare, nessuno da incontrare da quando aveva rotto i rapporti con Lara. In bagno si insaponò il viso, aprì il rasoio a lama libera – detestava i rasoi usa e getta gli irritavano la pelle - e si guardò allo specchio. Gli parve che la sua immagine tremolasse e restasse seria anche se cercava di sorridere. Scosse la testa che gli doleva - come sempre - ma il suo volto riflesso rimase serio.
Dalla finestra del bagno che dava sul cortile, si avvicendavano luce ed ombra, quando all'improvviso gli arrivò una sciabolata di luce sulla lama d'acciaio del rasoio che, riflessa nello specchio, gli fece dolere gli occhi.
Il calore era soffocante malgrado fossero le prime ore del mattino. Leo barcollò e la ... [segue »]

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