Scritto da: Giuseppe LONATRO

Nello stesso pozzo


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...prima per una di quella solite malattie. La vedeva quando la solitudine straripava in quelle stanze, quando tentava di leggere l'ennesimo libro accucciato sulla sua poltrona, quando la Settimana Enigmistica gli cadeva dalle mani e lui chiudeva gli occhi ma non dormiva, la vedeva quando rispondeva al telefono ma dall'altra parte non c'era nessuno, quando fuori, non riusciva a trovare la strada per rientrare a casa, quando pioveva e si sedeva in balcone su una piccola sedia e guardava giù dal sesto piano e pensava di farla finita.
La degenza in quella struttura durò solo un mese.
A quel tempo Giuggiù sapeva ancora chi era, cosa era stato, gli ingorghi della memoria erano ancora sporadiche e si rendeva conto che quella sua decisione di andare in quella casa era stata sbagliata sin dall'inizio. Le giornate passavano molto lente e le aspettative iniziali dategli dalla direttrice di quella struttura per anziani erano svanite nel nulla. Pensava di trascorrere le sue giornate all'insegna dello svago, del divertimento e qualche volta anche poter ballare. Giuggiù adorava ballare e chi balla non muore mai, diceva sempre lui.
Giuggiù ignorava completamente cos'era una casa di riposo per anziani, non aveva mai pensato a questa cosa,... [segue »]
Composto mercoledì 30 novembre 2005

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    Scritto da: Giuseppe LONATRO
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    A mio padre.

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