Scritto da: Silvana Stremiz
St'uìne vène ra l'uort', pùff't 'nguorp'e pùff't 'nguorp'.
Questo vino viene dall'orto, subito in corpo subito in corpo.
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St'uìne vène ra l'uort', pùff't 'nguorp'e pùff't 'nguorp'.
Questo vino viene dall'orto, subito in corpo subito in corpo.
Pòch e suens a'mpinissu la bursa.
Poco e sovente riempiono la borsa.
Senza neve a Sant'Ambrogio
l'inverno sarà mogio.
Dio e il soldato, durante la carestia e la guerra, vengono pregati, ma quando vi è la pace Dio è dimenticato e il soldato disprezzato.
Non chiedere alla rosa perché è sbocciata nel tuo giardino.
Siamo alle porte co' sassi.
Siamo a ridosso di una scadenza, non c'è tempo da perdere.
Non m'è rimasto nemmen gl'occhi pe' piangere.
Detto da qualcuno che ha perso tutto, in disgrazia economica.
L'ha visto più soffitti lei d'un'imbianchino.
Detto di donna che ha giaciuto in innumerevoli letti.
Crescere qualcuno a mollichella.
Coccolare qualcuno.
Il pessimista si fascia la testa prima di essersela rotta.