Guarderò il mare al tramonto e smarrirò i pensieri nei pensieri, per frugare tra i ricordi. Gli attimi intensi della tua presenza nella mia vita, voglio rivisitare come un bimbo alle giostre… per rivivere ancora quelle stesse emozioni, per ritrovare in quei sorrisi, ancora la gioia… di averli condivisi.
Momenti che passano, che se ne vanno vissuti in un attimo, senza alcun affanno così veloci nel loro dipanarsi che a tratti par vero che è il tempo ad affrettarsi invece io sono qui, fermo, giocondo ad aspettar che il tempo scorra fecondo di parole, azioni e pensieri ma è l'emozione, sai, che ci fa veri. Quel sentir vibrar le proprie membra come il tender l'arco è ciò che mi sembra una gioia presente, rapida ed indolore da viver appieno, finché Dio ci dona l'ardore.
É pieno il mondo di definizioni su chi sia l'amico che merita attenzioni allor mi permetto in queste mie righe di dir ciò che pensa chi or ora vi scrive. É segno di rispetto l'aiuto materiale, ma è forse un difetto se è un po' venale; è segno di emozione l'aiuto morale ma è forse una finzione se non è spirituale. L'amico dà amore e sa quindi vedere se l'aiuto è d'uopo o è meglio soprassedere aiuta solo se lo ritiene giusto al di là che il suo ego sia fioco o robusto. L'amico non mostra troppe attenzioni rispetta la scelta delle altrui azioni l'amico è per sempre, non ha alcuna scadenza ciò che fa amicizia è, infatti, l'Essenza.
Il Vero Amore è sentimento, è il tuo cuore che te lo dice. Il Vero Amore è emozione, è il tuo corpo che te lo dice. Il Vero Amore è pensiero, è la tua mente che te lo dice. Il Vero Amore è parola, è la reazione degli altri che te lo dice. Il Vero Amore è azione, è la reazione degli altri che te lo dice. Perché ciò che è interiore è amore verso se stessi e ciò che è esteriore è amore verso gli altri.
Di notte, a luce spenta, fare il punto. Ricapitolare. Fare chiarezza. Passare in rassegna lentamente le azioni compiute e considerare la loro effettiva necessità. Potare i rami secchi. Lavare via le impurità. Ricondurre tutte le forze alle azioni necessarie in vista di ciò che vogliamo si realizzi. In quel momento non si odono voci, nè squilli. Nessuna presenza dall'esterno. In qul momento possono aversi rivelazioni dall'interno. Pensieri sopiti possono affiorare e nuove idee nascere. Fra il sonno e la veglia c'è un momento di lucidità estrema in cui possiamo dare una risposta alle nostre interrogazioni. Cosa stiamo cercando? Essere più chiari con se stessi. Terminare ogni attività superflua e priva di prospettive.
La nostra nascita non è che un sonno e un oblio; L'anima che ci accompagna, stella di nostra vita, d'altro saggio gode ben altrove, e da tanto lontano è giunta non già. Tutta dimentica di sua prima natura nè in nudità di sè completa, che anzi trascina a noi con sè i gran nembi di gloria. Dal Dio ch'è nostra casa. Indugia su noi bambini per un poco di cielo.
Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo. Eri nella carlinga, con le ali maligne, le meridiane di morte, t'ho visto dentro il carro di fuoco, alle forche, alle ruote di tortura. T'ho visto: eri tu, con la scienza esatta persuasa allo sterminio, senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora, come sempre, come uccisero i padri, come uccisero gli animali che ti videro per la prima volta. E questo sangue odora come nel giorno quando il fratello disse all'altro fratello: "Andiamo ai campi". E quell'eco fredda, tenace, è giunta fino a te, dentro la tua giornata. Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue salite dalla terra, dimenticate i padri: Le loro tombe affondano nella cenere, e gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
Darei valore alle cose non per quello che valgono ma per quello che significano.
Dormirei poco, sognerei di più.
So che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi perdiamo 60 secondi di luce di cioccolata.
Se Dio mi concedesse un brandello di vita, vestito con abiti semplici, mi sdraierei, al sole e lascerei a nudo non solo il mio corpo ma anche la mia anima.
Dio mio, se avessi cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei che si alzasse il sole.
Dipingerei le stelle con un sogno di Van Gogh. con un poema di Benedetti, una canzone di Serrat sarebbe la mia serenata alla luna.
Bagnerei con le mie lacrime le rose per sentire il dolore delle spine ed il bacio vermiglio dei petali.
Dio mio, se io avessi ancora un brandello di vita non lascerei passare un solo giorno senza dire alla gente che io amo, io amo la gente.
Convincerei ogni uomo ed ogni donna che sono i miei favoriti e vivrei innamorato dell'amore.
E dimostrerei agli uomini quanto sbagliano quando pensano di smettere di innamorarsi quando invecchiano senza sapere che invecchiano quando smettono di innamorarsi.
Darei ad ogni bambino le ali ma lo lascerei imparare, da solo, a volare.
Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia ma con l'oblio.
Ho imparato molte cose da voi, dagli uomini... Ho imparato che tutti, al mondo, vogliono vivere in cima alla montagna senza sapere che la vera felicità sta in come si sale la china.
Ho imparato che quando un neonato afferra, per la prima volta, con il suo piccolo pugno, il dito di suo padre, lo terrà prigioniero per sempre.
Ho imparato che un uomo ha diritto di guardare un altro uomo dall'alto verso il basso solo quando lo aiuta a rialzarsi.
Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi ma non mi serviranno davvero più a molto perché quando guarderanno in questa mia valigia, infelicemente io starò morendo.
Amate gli esseri umani senza aspettarvi mai niente in cambio: Aiutateli, illuminateli, ecco ciò che dovete imparare a fare spontaneamente esattamente come il sole brilla, come le sorgenti zampillano, come gli uccelli cantano, come i fiori sbocciano e gli alberi danno i frutti. Non ha importanza che vi si veda o meno; questo è il lavoro che va fatto ed è questo il vero sacrificio che ci ha insegnato Gesù.