Poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

Il momento è il presente

Momenti che passano, che se ne vanno
vissuti in un attimo, senza alcun affanno
così veloci nel loro dipanarsi
che a tratti par vero che è il tempo ad affrettarsi
invece io sono qui, fermo, giocondo
ad aspettar che il tempo scorra fecondo
di parole, azioni e pensieri
ma è l'emozione, sai, che ci fa veri.
Quel sentir vibrar le proprie membra
come il tender l'arco è ciò che mi sembra
una gioia presente, rapida ed indolore
da viver appieno, finché Dio ci dona l'ardore.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Il vero amico

    É pieno il mondo di definizioni
    su chi sia l'amico che merita attenzioni
    allor mi permetto in queste mie righe
    di dir ciò che pensa chi or ora vi scrive.
    É segno di rispetto l'aiuto materiale,
    ma è forse un difetto se è un po' venale;
    è segno di emozione l'aiuto morale
    ma è forse una finzione se non è spirituale.
    L'amico dà amore e sa quindi vedere
    se l'aiuto è d'uopo o è meglio soprassedere
    aiuta solo se lo ritiene giusto
    al di là che il suo ego sia fioco o robusto.
    L'amico non mostra troppe attenzioni
    rispetta la scelta delle altrui azioni
    l'amico è per sempre, non ha alcuna scadenza
    ciò che fa amicizia è, infatti, l'Essenza.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Vero Amore

      Il Vero Amore è sentimento, è il tuo cuore che te lo dice.
      Il Vero Amore è emozione, è il tuo corpo che te lo dice.
      Il Vero Amore è pensiero, è la tua mente che te lo dice.
      Il Vero Amore è parola, è la reazione degli altri che te lo dice.
      Il Vero Amore è azione, è la reazione degli altri che te lo dice.
      Perché ciò che è interiore è amore verso se stessi e ciò che è esteriore è amore verso gli altri.
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Cosa stiamo cercando

        Di notte, a luce spenta, fare il punto.
        Ricapitolare. Fare chiarezza.
        Passare in rassegna lentamente le azioni
        compiute e considerare la loro effettiva
        necessità. Potare i rami secchi.
        Lavare via le impurità.
        Ricondurre tutte le forze alle azioni
        necessarie in vista di ciò che vogliamo
        si realizzi.
        In quel momento non si odono voci,
        nè squilli. Nessuna presenza dall'esterno.
        In qul momento possono aversi rivelazioni
        dall'interno. Pensieri sopiti possono
        affiorare e nuove idee nascere.
        Fra il sonno e la veglia c'è un
        momento di lucidità estrema in
        cui possiamo dare una risposta
        alle nostre interrogazioni.
        Cosa stiamo cercando?
        Essere più chiari con se stessi.
        Terminare ogni attività superflua
        e priva di prospettive.
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Un sonno e un oblio

          La nostra nascita
          non è che un sonno e un oblio;
          L'anima che ci accompagna,
          stella di nostra vita,
          d'altro saggio gode ben altrove,
          e da tanto lontano è giunta non già.
          Tutta dimentica di sua prima natura
          nè in nudità di sè completa,
          che anzi trascina a noi
          con sè i gran nembi di gloria.
          Dal Dio ch'è nostra casa.
          Indugia su noi bambini
          per un poco di cielo.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Uomo del mio tempo

            Sei ancora quello della pietra e della fionda,
            uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
            con le ali maligne, le meridiane di morte,
            t'ho visto dentro il carro di fuoco, alle forche,
            alle ruote di tortura. T'ho visto: eri tu,
            con la scienza esatta persuasa allo sterminio,
            senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
            come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
            gli animali che ti videro per la prima volta.
            E questo sangue odora come nel giorno
            quando il fratello disse all'altro fratello:
            "Andiamo ai campi". E quell'eco fredda, tenace,
            è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
            Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
            salite dalla terra, dimenticate i padri:
            Le loro tombe affondano nella cenere,
            e gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              Darei valore alle cose non per quello che valgono
              ma per quello che significano.

              Dormirei poco, sognerei di più.

              So che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi
              perdiamo 60 secondi di luce di cioccolata.

              Se Dio mi concedesse un brandello di vita,
              vestito con abiti semplici, mi sdraierei, al sole
              e lascerei a nudo non solo il mio corpo
              ma anche la mia anima.

              Dio mio, se avessi cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio
              e aspetterei che si alzasse il sole.

              Dipingerei le stelle con un sogno di Van Gogh.
              con un poema di Benedetti, una canzone di Serrat
              sarebbe la mia serenata alla luna.

              Bagnerei con le mie lacrime le rose
              per sentire il dolore delle spine
              ed il bacio vermiglio dei petali.

              Dio mio, se io avessi ancora un brandello di vita
              non lascerei passare un solo giorno
              senza dire alla gente che io amo, io amo la gente.

              Convincerei ogni uomo ed ogni donna
              che sono i miei favoriti
              e vivrei innamorato dell'amore.

              E dimostrerei agli uomini quanto sbagliano
              quando pensano di smettere di innamorarsi
              quando invecchiano senza sapere che invecchiano
              quando smettono di innamorarsi.

              Darei ad ogni bambino le ali
              ma lo lascerei imparare, da solo, a volare.

              Ai vecchi insegnerei che la morte
              non arriva con la vecchiaia ma con l'oblio.

              Ho imparato molte cose da voi, dagli uomini...
              Ho imparato che tutti, al mondo,
              vogliono vivere in cima alla montagna
              senza sapere che la vera felicità
              sta in come si sale la china.

              Ho imparato che quando un neonato afferra,
              per la prima volta, con il suo piccolo pugno,
              il dito di suo padre, lo terrà prigioniero per sempre.

              Ho imparato che un uomo
              ha diritto di guardare un altro uomo
              dall'alto verso il basso solo quando lo aiuta a rialzarsi.

              Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi
              ma non mi serviranno davvero più a molto
              perché quando guarderanno in questa mia valigia,
              infelicemente io starò morendo.
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                Scritta da: Silvana Stremiz

                Amate gli esseri umani

                Amate gli esseri umani senza aspettarvi
                mai niente in cambio:
                Aiutateli, illuminateli, ecco ciò che dovete imparare a fare
                spontaneamente esattamente come il sole brilla,
                come le sorgenti zampillano, come gli uccelli cantano,
                come i fiori sbocciano
                e gli alberi danno i frutti.
                Non ha importanza che vi si veda o meno;
                questo è il lavoro che va fatto
                ed è questo il vero sacrificio
                che ci ha insegnato Gesù.
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