Poesie inserite da Poesie Sebastia Giunta

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Scritta da: Poesie Sebastia Giunta

Non so diventar grande

Scusami,
se non so diventare grande,
se ho fatto della poesia un amante...
Il cuore mio è il mio padrone,
la mia condanna l'emozione.

Di poco io vivo
mi libro in volo quando scrivo,
ho vissuto l'amore come per i bambini è il gioco,
e so che per te è stato poco.

Scusami se a volte non ti ho cercato,
ma per me sei come stella del creato,
da lontano ti osservavo
e ti il cuore mio sussurrava piano.
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    Scritta da: Poesie Sebastia Giunta

    La bussola del cuore

    Nella sorda figura
    cerco di riunire i pensieri.
    Ed ecco scoprire la magica metafisica della mia mente.
    Sfogliando tra i solchi del destino,
    ho imparato ad innamorarmi delle meravigliose
    piccole cose che appartengono alla quotidianità.
    Come un singolare ed incostante esploratore,
    ho inceduto a lungo,
    in stretti corridoi,
    sino a sentirmi
    come un petalo rapito dalla corrente.
    Con l'illusione di avvistare
    l'isola lontana,
    scivolando e amando
    la consistenza dell'acqua.
    Così ho compreso che un cuore
    per prosperare ha bisogno
    di forti muri
    come un edera rampicante.
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      Scritta da: Poesie Sebastia Giunta

      Cuore di pezza

      Nello squarcio profondo dell'anima
      sospinge lieve l'eco delle tue frasi.
      Spero tu possa cucire
      i lembi del cuore che
      un passante distratto ha stracciato
      Non è facile stare al fianco mio,
      proprio come la corsa
      per prendere il treno in orario
      nella mattina in cui
      hai rinviato la sveglia
      5 minuti più tardi del solito.
      In un bottone
      il mio cuore di pezza
      si impigliò
      e slacciandosi
      tutto di me
      per terra si rovesciò.
      Adesso è un gomitolo
      che ahimè
      capitombola nel viale
      raccogliendo sassolini,
      polvere e fango.
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        Scritta da: Poesie Sebastia Giunta

        Puoi fermare l'amore?

        Prova ad immergere
        le mani in un fiume.
        La corrente ti spinge
        nel senso del mare.
        Puoi fermare l'amore?
        Ogni stella è un chicco di sabbia
        scivola tra le mani...
        Puoi fermare l'amore?
        Viaggia il tuo pensiero
        In un asciutto mare
        e io ti scrivo in silenzio
        dentro una bolla di sapone.
        Posso solo rimirare
        dalla discosta orbita
        ivi è il mio cuore
        bisognoso di cure.
        Puoi fermare l'amore?
        Non credo si lasci prendere
        Perché non c'è velocità
        più rapida di essa.
        Perché mentre lo contempli
        è già giunto al capolinea.
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          Scritta da: Poesie Sebastia Giunta

          Titolo (facoltativo)

          Nell'immacolato sfolgorio del sole
          che danza
          creando pulporee striscie lungo i fianchi,
          desidero te.
          Che come fluida sorgente disseti
          le aride curve della mia mente.
          Visionario e balzante
          sugli occhi è il mio impulso.
          Vestita di aria chiara del mattino,
          scrivo ombra sulla pelle,
          le amorevoli carezze che vorrei.
          Come in preghiera,
          lentamente alzo il mio sguardo
          e sento forte la comunione
          dell'anima mia col vento
          che a te giunge
          per farsi respirare.
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            Scritta da: Poesie Sebastia Giunta

            Il giorno che ci aspetta

            Il corpo mio si piega
            Su nervi di tela
            e luci di candela.
            Un sangue colora la schiena
            quando bacia la mia vena,
            il respiro si fa di crema.
            Sento che
            non sarò più foglia d'autunno
            dormiente sui binari
            di quel treno che mai passò.
            Sento che
            non ci saranno strade da perdere
            dentro i tuoi occhi.
            Ho solo un cielo nero da riempire
            con nuovi disegni
            ad ogni ritorno da te.
            Non ci sarà più
            aria da trattenere a denti stretti,
            perché soffierai sulle nuvole
            dei miei polmoni.
            Adesso posso sentirmi lontano.
            Adesso posso dirti perché ti amo.
            Adesso posso iniziare
            raccontarti chi sono io,
            perché se amo vivo,
            Se ho amore
            Io sono.
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              Scritta da: Poesie Sebastia Giunta

              Che senso c'è?

              La mia schiena si veste di vento
              quando per caso incontro il mare,
              si avvicina con le sue onde,
              poi inizia a indietreggiare.
              E oggi somiglia a ieri
              con questa faccia
              con le promesse perdute
              che non riconosco più.
              L'acqua scorre nel mare
              non sta mai ferma
              proprio come me.
              E di cosa sono fatti i miei sogni?
              ne ho regalate di lacrime al vento!
              Voglia di perdere a botte il mio io
              se anche stanotte non dormo.
              Ore per rimpiangere
              che la carezza è un dono
              ed è sacra come il pane
              ma perché giace ancora
              il pensiero senza sogno?
              Sola a guardare
              quella cretina di spiaggia
              che si agita
              lamento sugli scogli.
              Poi l'idea
              e spero in lei,
              sarà laccio stretto al mio cuore.
              Agitato pensiero
              ora fermati
              e inizia a disegnare
              la chiave giusta
              per questi occhi
              che non voglion più parlare.
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                Scritta da: Poesie Sebastia Giunta

                Un grande prato

                Tremula preda del passato
                lo ero
                poi passò il falco
                con il raggio dei suoi occhi
                sciolse il nodo mio dell'anima.
                Il falco fu uomo,
                l'uomo il deserto.
                Ero solo un sasso
                e le sue giudiziose mani
                mi bagnarono nell'oro,
                le mie vecchie lacrime
                le rifugiò sotto la terra.
                Il suo canto
                mi cullò tutta la notte
                regalandomi il suo prezioso calore.
                E restituì
                quel fiore nato sull'asfalto
                alla terra.
                Forse un giorno
                nascerà un grande prato
                e non saremo più soli.
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                  Donna veleno

                  Donna veleno
                  aveva un sogno,
                  ma un fottuto bastardo
                  mentre lei era in volo,
                  sparò le sue ali...
                  Violento fu l'impatto con la realtà.
                  Ma poi lei aprì gli occhi
                  solo poche mani
                  la purificarono dal fango.
                  Un giorno lei si alzò...
                  Si innamorò ancora più forte!
                  Si innamorò della solitudine,
                  si innamorò degli alberi,
                  e del canto degli uccelli.
                  E si innamorò dell'amore.
                  Ebbe ancora il coraggio
                  ancora una volta
                  di amare l'amore.
                  Poi lei prese la sua spada
                  cominciò a squarciare gli ostacoli,
                  sanguinando,
                  tracciò la sua evoluzione.
                  Lei
                  si voltò indietro
                  e scoprì
                  che la sua ombra
                  era svanita.
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