Tremula preda del passato lo ero poi passò il falco con il raggio dei suoi occhi sciolse il nodo mio dell'anima. Il falco fu uomo, l'uomo il deserto. Ero solo un sasso e le sue giudiziose mani mi bagnarono nell'oro, le mie vecchie lacrime le rifugiò sotto la terra. Il suo canto mi cullò tutta la notte regalandomi il suo prezioso calore. E restituì quel fiore nato sull'asfalto alla terra. Forse un giorno nascerà un grande prato e non saremo più soli.
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