Poesie inserite da Monica Cannatella

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Scritta da: Monica Cannatella

È giusto così

È giusto così!
Rimani pure dentro al tuo assordante silenzio
privo di emozioni.
Resta pure lì, tra giorni senza senso, i tuoi.
Quelli a cui non vuoi mai darne uno.
Fermati a godere delle tue vuote giornate
tutte uguali, sempre uguali.
Rimani dove sei, vivi come hai sempre fatto.
Non ti lasciare mai sfiorare da un mio ricordo,
dal suono della mia voce.
Proteggiti, proteggimi.
È giusto così.
Composta martedì 23 giugno 2020
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    Scritta da: Monica Cannatella

    Ci penso io a te

    Ci penso io a te!
    Prendo a pugni quell'antipatico che ti ruba la merenda a scuola.
    Ci penso io a te, e se avrai bisogno dei fazzolettini mente guardiamo
    un film romantico, sarò proprio lì di fianco a te per asciugarti gli occhi, per vedere quell'espressione buffa mentre tiri su col naso.
    Ci penso io a te, anche adesso che di anni ne sono passati così tanti che non li ricordo più.
    Anche adesso che tu, non ricordi nemmeno chi sono io.
    Ci penso io a te, perché dal momento in cui ti ho vista, ho pensato che prendermi cura di te per sempre sarebbe stata la cosa più bella
    del mondo. E lo è stata!
    Perché l'amore è qualcosa o qualcuno per cui combattere, qualcuno da difendere, qualcuno da amare, qualcuno a cui affidi il tuo cuore
    sapendo che non lo riavrai più indietro.
    L'amore è per sempre!
    E non importa se da quando ti ho conosciuta, i capelli raccolti hanno preso il posto delle trecce, se le rughe sul tuo viso sono così tante che quasi non riesco più a vedere quel sorriso che mi rubò il cuore, se le mani che mi
    accarezzavano sono diventate ruvide... Io ti amo esattamente come la prima
    volta che il mio sguardo si è posato sulla tua anima.
    Composta martedì 23 giugno 2020
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      Scritta da: Monica Cannatella

      Nuvola di inverno

      Su questo pezzo di cielo non c'è azzurro, niente luna
      solo ali un po' spezzate che non hanno mai fortuna.
      Non arrivano i sospiri di chi vuol fuggire via
      cuori persi e troppo pieni di una gran malinconia.
      C'è chi giura di restare, chi non smette di sperare,
      e sospinto da quel vento ricomincia il suo planare.
      Non si vedono aquiloni, non esistono ragioni
      non arrivano i silenzi delle mie fredde stagioni.
      Come nuvola di inverno volo via come le foglie
      e la pioggia impietosita tra le braccia sue mie accoglie.
      E cullata dalle gocce e dal vento infreddolita
      chiudo il pugno e tengo stretto quel mio sogno tra le dita.
      Composta giovedì 6 agosto 2020
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        Scritta da: Monica Cannatella

        Alice

        Ti abbraccio io Alice!
        Perché tu possa sentirti meno sola, meno incompresa, meno indifesa.
        Ti abbraccio forte Alice, per farti dimenticare tutte le volte che questo mondo, come donna, non ti ha riconosciuta e apprezzata.
        Perché tu possa perderti un'istante e ritrovarti quando sarai pronta.
        Per darti il tempo che serve a capire, che nessuno è mai solo, non quando ha un amico e due braccia pronte ad accogliere tutti i suoi tormenti.
        Ti abbraccio perché è giusto, perché te lo devo, perché così va fatto.
        Ti abbraccio io Alice, perché sei tutte le donne non solo tu, ed io voglio renderti giustizia.
        Quando tutto il mondo te la toglie, io ti abbraccio e ti regalo tutta quella che posso, tutta quella che meriti, tutta quella che è giusto tu abbia.
        Composta sabato 5 settembre 2020
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          Scritta da: Monica Cannatella

          Nostalgia

          La trovi dentro ad un vecchio cassetto, tra la naftalina e la camicia da notte della nonna.
          In un addio che non avresti mai voluto dare, tra le vecchie lettere che hai scritto e ricevuto.
          In un ricordo antico, nel tempo che è passato.
          Lì, tra un amore che non hai vissuto e la giovinezza che hai perduto.
          Tra un rimpianto e un rimorso, poggiata su uno scaffale tra oggetti e cianfrusaglie,
          dentro all'armadio deì mai più'!
          Lontana, perduta e ritrovata, all'angolo della tua bocca in un sorriso amaro.
          Tra un "non ti scordar di me" e una ninna nanna di cui non ricordi le parole.
          Sarà sempre lì; ieri, oggi, domani, sempre.
          Composta domenica 8 novembre 2020
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            Scritta da: Monica Cannatella

            Nei campi di Auschwitz

            Sui campi di Auschwitz non crescono fiori
            non spunta mai l'alba a lenire dolori.
            La notte si prega tra gemiti e pianti
            perché il giorno dopo non muoiano in tanti.
            E nel silenzio dei giorni perduti
            son tanti i bambini che restano muti.
            Angoscia e sgomento negli occhi di tanti
            che invocano grazia da tutti i santi.
            Capelli rasati e pigiama a righe
            non hanno memoria delle loro vite.
            Sui campi di Auschwitz non crescono i fiori
            c'è solo silenzio a tanti orrori.
            E intanto qualcuno ne ha presi altri cento
            da fare morire in un solo momento.
            Laggiù non esiste la vita vissuta
            la camera a gas non rimane mai muta.
            E mentre qualcuno si perde nel pianto
            la morte saluta e continua il suo canto.
            Composta giovedì 28 gennaio 2021
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              Scritta da: Monica Cannatella

              La bambina con gli occhi di sole

              Aveva gli occhi di sole, gli occhi
              di chi, ha quella luce speciale
              dentro e ancora non lo sa.
              Gli occhi di chi avrebbe sempre
              cercato giustizia e verità.
              Gli occhi di chi, non avrebbe mai
              lasciato nessuno in balia delle
              difficoltà o di un destino avverso.
              Gli occhi di chi trema davanti
              all'indifferenza
              alla solitudine
              agli sguardi assenti.
              Aveva gli occhi pieni d'amore, un
              amore così grande e straordinario,
              da fare tremare i cieli e la terra.
              Aveva gli occhi pieni di sole,
              e la gente, non se ne accorse mai.
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                Scritta da: Monica Cannatella

                A te (per me)

                A te, che avresti voglia di fermarti e mandare tutto al
                diavolo ma continui a correre fino a perdere il respiro.
                A te, che ogni giorno è diventato uguale all'altro
                e non trovi più il senso delle cose.
                A te che ti ostini a guardare il cielo sperando che un
                Dio in cui non credi più, ti mandi un qualche segnale
                e ti spieghi il senso di tutto quello che hai vissuto.
                A te, che cerchi di rendere felici tutti e affoghi nella
                tua infelicità.
                A te, che passi distratta davanti le vetrine e non ti specchi
                più, perché quello che vedi, sono solo occhi stanchi e un
                sorriso spento.
                A te, che hai dato più di quanto potevi dare, ed hai finito
                col perdere tutto.
                A te, che nessuno ti ama come meriteresti, ma che continui
                ad amare come chi non sa fare altro.
                A te, che sei speciale e non ti viene mai detto.
                A te, che sei diamante puro e non lo sai.
                A te, che non trovi mai le parole e allora scrivi.
                A te, per te, cara me stessa, grazie!
                Per quello che semplicemente sei.
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                  Scritta da: Monica Cannatella

                  Luna

                  Che triste luna stasera,
                  sembra che non le vada neppure
                  di illuminare il firmamento.
                  Mi sembra stanca e pallida,
                  sola e sperduta.
                  Ha l'aria di chi, ha visto troppo
                  amore, ma a lei, non è mai
                  toccato goderne.
                  Si specchia nel mare sperando
                  di trovare compagnia stasera.
                  Che sia un pesce o una sirena
                  un relitto da ammirare o un
                  mollusco con cui chiacchierare
                  un po'.
                  L'ho vista guardarsi attorno...
                  forse in cerca di una stella
                  cadente per un saluto veloce.
                  Che a far parte di un sitema
                  si fa presto!
                  Ma se poi ti senti sola comunque?
                  Far parte di un sistema, non sempre
                  significa farne parte per davvero o
                  essere accettati.
                  Se devo vivere nella solitudine,
                  preferisco fare un tuffo nel mio amato
                  argenteo mare e non risalire mai più
                  pensò.
                  E si tuffò,
                  e non riemerse mai.
                  Ed il mondo si spense, lei si spense.
                  E fu allora che il mondo intero si accorse
                  di quanto fosse importante.
                  Peccato che la luna era triste quella sera,
                  e scelse di andare dove aveva sempre
                  desiderato.
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                    Scritta da: Monica Cannatella

                    Voglio ridere

                    E voglio che il vento mi accarezzi quando
                    mi sento nostalgica.
                    Che il sole mi baci quando mi sento brutta,
                    perché il sole bacia le belle dicono.
                    E voglio poter far finta di aver dimenticato
                    l'ombrello a casa quando piove, così posso
                    bagnarmi senza sembrare matta.
                    E voglio poter saltare nelle pozzanghere per
                    ridere dei miei vestiti sporchi, come non mi
                    hanno mai lasciato fare da bambina.
                    Tirare un calcio ad un pallone come se fossi
                    un maschiaccio, senza nessuno che mi ricordi
                    che le persone adulte, queste cose non le fanno.
                    E voglio ridere, tanto!
                    Ma non riderò più da morire...
                    Riderò da vivere.
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