Poesie inserite da Michele Gentile

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Scritta da: Michele Gentile

Felicità

Da irriverenti sguardi derisa
e chiassose istanze,
non sorridi più.
Maledici il giorno
ad ogni rintocco di malinconia.
Eppure
all'eco di quelle perdute stagioni
inaspettatamente sorgi,
dal petto come acqua di fonte
sgorghi.
D'improvviso accenni passi di primavera
ridicoli inchini
m'inviti a danzare,
per un momento
sembri dimenticare.
Ma, giunta la sera
muta e sorda alla vita
inciampi sui tuoi passi,
imprechi alla luna
indolente
torni a morire.
Composta martedì 18 ottobre 2016
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    Scritta da: Michele Gentile

    Pelle amara

    Amavo credere
    nonostante tutto.
    Terso, me stesso
    rapito dai miei sogni.
    Amavo sorridere
    nonostante il sole.
    Diverso, riemerso
    da ogni lacrima,
    sapevo dove guardare
    quando mia madre chiamava.
    Uno splendido gabbiano
    in un cielo immenso
    è il pianto mio.
    Pelle amara stanotte
    occhi aperti
    in fondo al mare,
    pelle amara stanotte.
    Andiamo fuori
    che bei fiori
    in questo mare.
    Composta venerdì 30 settembre 2016
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      Scritta da: Michele Gentile

      Ai poeti

      Ai poeti dico di non tornare
      di insistere, di trovare
      altri silenzi da raccontare.
      Ai poeti auguro di non svegliarsi
      di non attenersi alle regole,
      di non lasciare mai un tramonto
      in balia del proprio cielo.
      Auguro un mare, un deserto,
      una lacrima in più da attraversare.
      Ai poeti dico di non disperare
      quando stillano solitudini,
      di camminare anche al buio
      perché una carezza di luna
      farebbe più male.
      Ai poeti dico di sorridere
      quando il vento della notte
      li trascina via lontano
      perché quando tutto è perduto
      nuove ali e nuove parole
      una volta ancora
      offriranno loro
      la malinconia di vivere.
      Composta giovedì 18 agosto 2016
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        Scritta da: Michele Gentile

        Che

        Non si consuma
        questa terra,
        questo sangue d'autunno.
        È dolce l'aria
        Rosario lontana
        dalle tue labbra.
        Ha venti e occhi
        per implorarti ma
        l'alba tarda a sorgere
        ed è il nostro male
        più caro.
        Un nome basta
        a sciogliere le mani,
        giunte restano
        quelle delle madri
        a Santa Clara chine
        sulla promessa di una vittoria.
        Non accadranno altre stelle
        o poderose imprese
        ancora la tua pioggia
        che non sa smettere,
        ancora la mia
        che non si rassegna.
        Composta mercoledì 27 aprile 2016
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          Scritta da: Michele Gentile

          Nomenclatura di un tramonto

          L'orpello di una lacrima
          contempla sorrisi
          ancor più vani.
          Forse acerba è la luna,
          giovane il mio volto
          in questa stanza
          di impetuosi echi.
          È solo l'inverno a parlare
          a fidarsi di me,
          lontane distese di attimi
          mentre il cielo si arrende
          all'infinita agonia.
          Fra i rami vermigli
          l'impazienza della sera,
          dalla riva immutata
          pagine di poesia,
          orizzonti immortali
          e ritrovo la mia canzone.
          Composta martedì 19 aprile 2016
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            Scritta da: Michele Gentile

            Il rumore bianco

            Sono tornato
            nel cuore della notte
            attraversando parole in declino.
            Zuppo di solitudine,
            fuori da una disperata evidenza
            ho strisciato.
            Non si rassegna il destino,
            spietati abissi germogliano
            sulle creste dell'inquietudine.
            Eppure cresce la quiete
            il rumore bianco delle onde.
            Si avventa sull'oscura nube,
            varca l'amaro sentire
            con pietosa eco di mare.
            Sfuma il canto di morte
            oltre gli argini di questo giaciglio
            si perde.
            Composta martedì 5 aprile 2016
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