Poesie inserite da Michele Gentile

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Scritta da: Michele Gentile

Distici Crepuscolari

Ne distinguo appena i contorni
albeggianti di stupore.
Strappo l'inferno del cielo
in mille, dannate
scintillanti verità
mentre il silenzio
sottintende la follia.
La speranza è un rancido pasto!
Coraggio uomini,
issate le vele
nutritevi di quegli orizzonti
che dilaniano il giorno;
ci è dovuta la salvezza
ci è permesso morire
solo se impareremo
a non farci trovare.
Composta martedì 3 marzo 2020
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    Scritta da: Michele Gentile

    A mio fratello

    A mio fratello che torna
    a mio fratello che sogna,
    a mio fratello che parla la pace
    a mio fratello che non si piega.
    Alle mani che si aprono
    agli occhi che non si chiudono
    alle labbra che germogliano pronunciando la verità,
    ai giusti che non si nascondono.
    Alle madri che pregano
    ai sentieri della libertà
    alle poesie da scrivere e al vento che le porterà lontano.
    A mio fratello che sanguina
    alla primavera
    a mio fratello che non ha paura
    alle parole che salvano
    a mio fratello che muore
    e mi corre accanto.
    Composta mercoledì 8 gennaio 2020
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      Scritta da: Michele Gentile

      Diventa mare

      Per poter raccontare il mare
      devi prima saperlo ascoltare.
      Ne devi intuire i remoti abissi
      e comprenderne le spumeggianti creste.
      Per poter raccontare il mare
      devi prima saperti ascoltare,
      saperti libero di oltrepassare
      i simulacri dell'orizzonte.
      Ma soprattutto
      per amare intensamente il mare
      tu stesso diventa mare;
      quiete e tempesta, sogno e sostanza.
      Vivi per esserci e mancarti
      con ardore e poesia
      con la stessa scintilla di cielo
      nello sguardo e nel cuore.
      Composta mercoledì 6 novembre 2019
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        Scritta da: Michele Gentile

        E piove

        Resto ancora un po'
        su questa riva
        a farmi compagnia.
        L'orizzonte è una lacrima
        che s'inabissa
        a largo delle mie ciglia,
        il vento spazza via
        l'approdo delle labbra.
        Tutto tace
        dentro
        e fuori di me.
        Mi perdo
        nella geografia
        di questo vetro,
        Mi vedo tornare
        tremendo,
        senza tempo
        come una maledizione.
        E piove.
        Composta venerdì 25 ottobre 2019
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          Scritta da: Michele Gentile

          Lontano

          Lontano da voi
          cadiamo senza far rumore,
          lasciando soli al mondo
          i nostri figli e i nostri sogni.
          Donne, con parole di donna
          con occhi di donna
          con il cuore che batte per la libertà
          e tra le labbra un silenzio
          che non vuole più gridare.
          Lontano da voi piove la morte
          sulle culle, sulle lenzuola
          sui libri di scuola,
          la terra diventa sangue
          il nostro sangue,
          il sangue di donne
          con il sorriso di donna
          con capelli di donna
          con il cuore che batte per la libertà e tra le labbra una preghiera
          che non vuole più gridare.
          Lontano da voi piangiamo
          senza far rumore
          e lottiamo e moriamo,
          torniamo e moriamo
          ci alziamo e moriamo
          anche per voi.
          Composta lunedì 14 ottobre 2019
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            Scritta da: Michele Gentile

            Semprevisa

            Passo dopo passo
            viandante d'anima e pietra,
            guadagno la tua cima
            di cielo intrisa.
            E la bruma e i faggi
            compagni di viaggio,
            lungo il sentiero
            intrecciano alloro
            mentre sorgi, Semprevisa,
            per raccontarmi chi sono.
            Una promessa di pace
            tra dio e gli uomini
            tra i nembi e il vento
            governa le ali di questo Tempo.
            Da quassù finalmente
            guardo in faccia al mio cuore,
            su questa croce
            incido l'eco del mare.
            Rispondi alla sera
            quando verrà a chiederti
            delle mie impronte
            che ero solo il frutto
            di un'acerba primavera,
            l'impercettibile respiro
            di una poesia
            che ancora dorme.
            Composta giovedì 26 settembre 2019
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