Poesie inserite da Mariella Mulas

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Scritta da: Mariella Mulas

Amore vittima

Eppure amore
veglia cuore...
Anche in un segno
di dolore.
Eppure respira
quel senso
che attrae sguardi,
che insinua passione,
che governa
appartenenza.
Ma quest'amore
a volte piange,
piange il divenire
sofferto percorso.
E in sangue mescola
la sua fragilità.
Ma è amore
quel possesso
che fa morire,
è amore,
in quella mente
che prepara pensieri
di dominio.
No, è amore già morto.
Quell'amore,
esso stesso vittima
innocente,
che non ha più
libero e vitale
il suo profondo respiro!
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    Scritta da: Mariella Mulas

    Sole d'amore

    Se apro occhi
    voglio abbellirmi
    del tuo sguardo,
    se cammino
    lungo un sentiero
    voglio intuire ogni volta
    i tuoi passi accanto,
    se ti sfioro la mano
    voglio struggermi
    al tocco del tuo calore
    e se ti bacio
    voglio cercare
    tra le tue labbra
    il mio mondo.
    E così
    se di vertiginoso vento
    fosse rumorosa la notte,
    se alba sorgente
    riflettesse grigie ombre
    sul tuo profilo,
    e se improvvisa
    pioggia battente
    confondesse solari inviti,
    cercherei rifugio ancora
    nei tuoi battiti accanto
    e saprei sicura
    che il mio mondo
    è un mondo di limpido sole d'amore,
    languido e sensuale in me.
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      Scritta da: Mariella Mulas

      Novembre di affetti

      Ondivaghe essenze
      avverti nella malinconia
      che racconti.
      Piano sussurri
      il ricordo e volgi
      animo in quel sorriso
      che veste il tempo.
      E passeggi l'ora
      come fosse compagna
      di affetti,
      rincorri voli
      come fosse anelito
      di spaziare i tuoi sguardi
      senza essere materia
      che imprime orme
      nei silenzi.
      Osservi novembre
      come sipario
      aperto alle recite remote,
      e volti, voci, movenze
      sono lì, accanto,
      per farti sospirare
      parole in un dialogo intimo
      che solo la nostalgia
      fa comprendere al cielo.
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        Scritta da: Mariella Mulas

        Vergo amore

        Sei tu poesia di un silenzio
        Improvviso d'emozione
        che indaga con parole
        per arrivare all'infinito!
        Quell'infinito
        dove innalzo i miei brividi,
        dove spazio
        non ha nessun confine,
        dove respiro è corrente
        invisibile sul cuore
        e battito è energia infallibile.
        E narro l'assoluto,
        sconvolgo mediocrità
        dell'attimo in fuga,
        e ritrovo te,
        nel volto, nelle labbra
        e nello sguardo
        mentre vergo
        tra sillabe d'amore
        la tua essenza.
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          Scritta da: Mariella Mulas

          Un amore, il tuo

          Un amore,
          il tuo,
          per adagiarlo
          nel tempo.
          Per impreziosirlo
          ogni attimo
          con nuove vesti
          di emozioni.
          Un amore,
          il tuo,
          per sostenere sguardi,
          per sentirne i sussurri,
          per capirne il sole riflesso,
          per fiancheggiare le tue orme,
          per non odiare lontananze,
          per ridere del silenzio,
          per giocare come bimbi
          sotto la pioggia
          rincorrendo solo
          l'attimo baciante
          che avvicina il cuore
          alle labbra della tua vita.
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            Scritta da: Mariella Mulas

            Luce d'umanità

            Percorsi interiori di donna
            a decifrare le arringhe appassionate
            dei suoi pensieri.
            Sarà fragile, o ferrea di coraggio,
            sarà anima estrosa, o introversa,
            sarà sognatrice o realista,
            sarà tutto o niente.
            Ma sarà donna
            in quel suo esistere
            interprete principale
            della vita,
            dell'amore,
            del dolore
            in qualunque estremo di infelicità
            a essa atrocemente recata.
            E intenso suo sguardo
            sarà sempre luce di femminilità
            che renderà ancor più necessaria
            la sua indissolubile presenza
            in questa irruente umanità.
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              Scritta da: Mariella Mulas

              Accorate riflessioni

              Cosa fare
              di questo turbinio
              di folle orrore
              che sposta speranza
              in supplica disperata.
              Ove e quando redimere
              caratteri, idee, propositi,
              azioni, parole
              in seguenti coscienze
              che riparino
              dalla furia del crimine?
              L'uomo, come immagine di Dio,
              o sbaglio della Natura,
              entrambi facciate ormai
              fuori da ogni senso
              limpido spirituale
              o trascinante alla genuinità
              di tenera anima.
              L'uomo, pare dedito
              a porre dominio come fosse lecito
              decidere l'attimo ferente
              della morte.
              Cosa fare, cosa sperare,
              cosa urlare,
              quanto piangere,
              quanto inveire,
              quanto disprezzare,
              come agire
              per porre fine alla ignominia
              del suo delittuoso pensiero?
              E la vita, intanto,
              continua a gemere
              la sua voglia di vivere,
              pur sapendosi sempre più perduta.
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                Scritta da: Mariella Mulas

                Sono donna

                Sono donna
                insondabile menestrello di sogni...
                Sono colei
                che sa cos'è la gioia
                quando con volto d'amore
                animo l'arroganza virile
                mutandola in tenerezza.
                Sono insostituibile,
                la vita ha bisogno
                solo del mio respiro
                per rinnovarlo integro
                sul labbra nascenti
                e già piangenti di ancestrale timore.
                Sono oggetto di sensi
                quando non tengono conto di sentimenti.
                E sono spesso vittima degli esplodenti
                che in me vedono purezza
                da sottomettere e annullare...
                Sono sacrificata ai ranghi
                di peccatrice per far sì
                che mani fanatiche
                lancino uncinanti disprezzi
                a insanguinare di morte
                la mia identità.
                Sono donna, e madre,
                io che avanzo di pianto
                e inciampo in massi di dolore...
                Ma ho voce, e sguardo, e parole
                e mi presento ferrea indagatrice
                contro tutte le ingiustizie a me volte,
                perché so che vuol dire cadere,
                ho spesso ginocchia di vita peste e doloranti,
                ma mi risollevo decisa più che mai
                per accelerare il passo verso
                il varco luminoso della mia femminile
                e sempre verginale dignità.
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