Poesie preferite da Giuditta C.

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Scritta da: Sir Jo Black

Il ritratto del silenzio

Il ritratto del silenzio
stampato nel buio.
Lampi di luce
scappano
sulla linea grigia.

Riquadri di luce,
soffusa o spenta,
dove entrano i sogni:
dolci ricordi,
amari dolori,
si posano sulle luci
che piu tardi
rivedranno solite cose.

Lampi di luce
scappano
sulla linea grigia,
sognano di perdersi...
stampato nel buio,
il ritratto del silenzio.
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    Scritta da: Dario Pautasso

    La notte

    La Notte ha un suono azzurro
    come il mare.
    I pensieri a lungo taciuti
    s'inerpicano alti come trame di rovi.
    S'accendono lumi che la luce del giorno
    non conosce.

    Nel buio sono solo
    solo mio.
    Mi possiedo interamente
    come un abbraccio.

    La Notte è piena, pigra, inerte, ferma:
    s'infrange adagio
    in orde di canti antichi.

    Nel buio sono io
    completamente.
    Il mio corpo non proietta ombre
    non si separa:
    è fedele a se stesso.

    La Notte ha il sapore rotondo
    di un labbro socchiuso.
    Scende in fondo
    nei miei anfratti più scuri...

    ... borbotta, infine
    tace.
    Composta mercoledì 23 aprile 2014
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      Scritta da: Sir Jo Black

      Deviazioni

      Deviazioni scorrono
      e cambi di direzione sono richiesti.
      Volgo gli occhi al tempo:
      inutili atti persi
      avanzano domande
      zone vuote.
      Inutile chiedersi
      oracoli muti restano,
      non rispondono più;
      inutile chiedere.

      Deviazioni scorrono
      e cambi di direzione sono richiesti.
      Vecchi odori soffocano
      irritanti come acidi
      affogano la vita
      zefiri pesanti.
      Inutile respirarli:
      ospitano dolore,
      negano il respiro.
      Inutile sentirli.

      Deviazioni scorrono
      e cambi di direzione sono richiesti.
      Vecchi suoni stonano
      intonati in cristalli rotti
      armonie bruciate,
      zaffiri leggono rumore
      inciso sul tempo
      ottusa attesa
      negata musica.
      Inutile ascolto.

      Deviazioni scorrono
      e cambi di direzione sono richiesti.
      Volti antichi tornano nuovi:
      in nuovi occhi nuova vita,
      antichi richiami,
      zingaro muoversi
      immortale rinascere
      onorando vita che viene.
      Nel mondo ancora
      Innalzando abbracci.
      Composta mercoledì 16 aprile 2014
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        Scritta da: Dario Pautasso

        Il Sole

        Sono entrato nella piazza
        curvo sotto il peso
        che portavo ben chiuso sulle spalle:
        la gente ronzava come sempre
        ed io ho detto: eccovi!
        Eccovi il sole,
        non ve l'aspettavate da me!
        Ho lasciato cadere quella palla
        infuocata di meraviglia
        proprio lì, ai miei piedi.

        Tutti si coprivano il volto,
        abbassavano lo sguardo
        urlavano come impazziti.
        Spegni quella maledetta luce!

        Ben presto la piazza era vuota
        solo il vento brontolava nel candore.
        Le persone, tutte, chi qua chi là
        s'erano rifugiate nelle stalle
        nei bunker antiatomici
        nelle cave delle miniere
        ovunque fosse buio.
        Abbandonai il sole e le seguii
        dentro uno scantinato sudicio
        immondo d'odori di
        sudore e lacca e fiati gravi
        e deodoranti e merda e paura.
        Allungai le mani per farmi spazio
        e sentii le forme cadenti
        dei corpi compressi nell'oscurità,
        m'appoggiai al ventre obeso
        di una vecchia donna
        che si strinse al muro bestemmiando
        e finalmente ero calmo
        finalmente sicuro
        finalmente a casa.
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          Scritta da: Andrew Ricooked

          Racconto di un inglese

          Oggi ho trovato il bicchiere mezzo pieno.
          L'ho preso ed ho svuotato il suo contenuto nella fogna.
          Mi sono abbassato i pantaloni e c'ho pisciato dentro.
          Infine mi sono avvicinato al
          tavolo degli ottimisti.

          Erano li che si guardavano senza vedersi, con gli occhi vuoti, senza pronunciare nessuna parola... nessun suono.
          Fantocci di cartone bagnato fermi immobili.
          I loro sorrisi disegnati dal pittore cieco degli sciocchi.
          Al riparo dalle scomode verità e dall'orrore e dalla purezza dei sentimenti più splendenti.

          Ecco a voi.
          Accettate del rassicurante tè appena fatto.
          Tiepido e tranquillo.
          Assaggiate l'essenza dell'uomo cinico e sincero.

          Vi do il mio benvenuto nel nostro mondo.

          L'inferno di tutti.
          Composta martedì 18 febbraio 2014
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            Scritta da: Sir Jo Black

            Dialogo morto

            Dialogo con te che non ci sei,
            immerso in vecchi odori che non ho più,
            ascoltando suoni che solo l'anima sente.
            La via a te è ormai lontana
            ombra antica, ingiallita.
            Gioco a parlare al tuo ricordo;
            ombre negli occhi chiusi:
            movenze e nostri affetti,
            ombre di te nell'anima.
            Risento parole sempre nuove,
            ti rispondo come sentissi te.
            Ombra d'emozione tu senta.
            Composta mercoledì 26 marzo 2014
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