Le migliori poesie inserite da Gabriella Stigliano

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Proverbi e in Diario.

Scritta da: Gabriella Stigliano

I poeti lavorano di notte

I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.

I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.

Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Gabriella Stigliano

    QUEI TUOI CAPELLI

    Quei tuoi capelli d'arance nel vuoto del mondo,
    Nel vuoto dei vetri grevi di silenzio e
    D'ombra dove con nude mani cerco i tuoi riflessi,

    Chimerica è la forma del tuo cuore
    E al mio desiderio perduto il tuo amore somiglia.
    O sospiri di ambra, sogni, sguardi.

    Ma non sempre sei stata con me, tu. La memoria
    Mia oscurata è ancora d'averti vista giungere
    E sparire. Ha parole il tempo, come l'amore.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Gabriella Stigliano

      L'angelo

      Con un cenno della fronte respinge
      lungi da sé ogni vincolo, ogni limite
      perché per il suo cuore passa alto e immenso il ciclo
      degli eventi che ricorrono eterni.

      Nei fondi cieli scorge una folla di figure
      che lo chiamano: riconosci, vieni -.
      Ciò che ti pesa, perché lo sostengano,
      non affidarlo alle sue mani lievi.

      Verrebbero di notte a provarti nella lotta,
      trascorrendo la casa come furie,
      afferrandoti come per crearti
      e strapparti alla forma che ti chiude.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Gabriella Stigliano

        Il ricordo

        Quando per un mortale il fragore
        del giorno cessa e sulla muta città
        l'ombra traslucida della notte
        e il sonno che ristora scende già,
        allora per me s'insinua nel silenzio
        il tempo del penoso vegliare:
        e nell'inerzia notturna, della serpe
        del cuore sento i morsi bruciare.
        I sogni fervono e da gravi pensieri
        è oppressa allora la mia mente.
        Il tacito ricordo davanti a me
        il suo lungo rotolo distende,
        e con disgusto leggendo la mia vita,
        amaramente piango e mi deprimo,
        amaramente tremo e maledico,
        ma i tristi versi non sopprimo.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Gabriella Stigliano

          Quando il pensiero

          Quando il pensiero di te mi accompagna
          nel buio, dove a volte dagli orrori
          mi rifugio del giorno, per dolcezza
          immobile mi tiene come statua.
          Poi mi levo, riprendo la mia vita.
          Tutto è lontano da me, giovanezza,
          gloria; altra cura dagli altri mi strana.
          Ma quel pensiero di te che vivi,
          mi consola di tutto. Oh tenerezza
          immensa, quasi disumana!
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Gabriella Stigliano

            Non disprezzare il poco

            Non disprezzare il poco, il meno, il non abbastanza
            L'umile, il non visto, il fioco, il silenzioso
            Perché quando saranno passati amori e battaglie
            Nell'ultimo camminare, nella spoglia stanza

            Non resteranno il fuoco e il sublime, il trionfo e la fanfara
            Ma braci, un sorso d'acqua, una parola sussurrata, una nota
            Il poco, il meno il non abbastanza.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Gabriella Stigliano

              Ora che sale il giorno

              Finita è la notte e la luna
              si scioglie lenta nel sereno,
              tramonta nei canali.

              È così vivo settembre in questa terra
              di pianura, i prati sono verdi
              come nelle valli del sud a primavera.
              Ho lasciato i compagni,
              ho nascosto il cuore dentro le vecchie mura,
              per restare solo a ricordarti.

              Come sei più lontana della luna,
              ora che sale il giorno
              e sulle pietre bette il piede dei cavalli!
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Gabriella Stigliano
                Quando a notte vado sola al mio convegno d'amore,
                gli uccelli non cantano, il vento non soffia,
                le case ai lati della strada sono silenziose.
                Sono i miei bracciali che risuonano a ogni passo,
                e io sono piena di vergogna.

                Quando siedo al balcone e ascolto per sentire
                i suoi passi, le foglie non stormiscono sui rami,
                e l'acqua del fiume è immobile come la spada
                sulle ginocchia d'una sentinella addormentata.
                È il mio cuore che batte selvaggiamente -
                e non so come acquietarlo.

                Quando il mio amore viene e si siede al mio fianco,
                quando il mio corpo trema e le palpebre s'abbassano,
                la notte s'oscura, il vento spegne la lampada,
                e le nuvole stendono veli sopra le stelle.
                È il gioiello al mio petto che brilla e risplende.
                E non so come nasconderlo.
                Vota la poesia: Commenta