Le migliori poesie inserite da Gabriella Stigliano

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Scritta da: Gabriella Stigliano

Alla vita

Amici ci aspetta una barca e dondola
nella luce ove il cielo s'inarca
e tocca il mare, volano creature pazze ad amare
il viso d'Iddio caldo di speranza
in alto in basso cercando
affetto in ogni occulta distanza
e piangono: noi siamo in terra
ma ci potremo un giorno librare
esilmente piegare sul seno divino
come rose dai muri nelle strade odorose
sul bimbo che le chiede senza voce.

Amici dalla barca si vede il mondo
e in lui una verità che precede
intrepida, un sospiro profondo
dalle foci alle sorgenti;
la Madonna dagli occhi trasparenti
scende adagio incontro ai morenti,
raccoglie il cumulo della vita, i dolori
le voglie segrete da anni sulla faccia inumidita.
Le ragazze alla finestra annerita
con lo sguardo verso i monti
non sanno finire d'aspettare l'avvenire.

Nelle stanze la voce materna
senza origine, senza profondità s'alterna
col silenzio della terra, è bella
e tutto par nato da quella.
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    Scritta da: Gabriella Stigliano

    Non mi accorsi del momento

    Non mi accorsi del momento in cui varcai
    per la prima volta la soglia
    di questa vita
    Quale fu la potenza che mi schiuse
    in questo vasto mistero
    come sboccia un fiore
    in una foresta a mezzanotte?
    Quando al mattino guardai la luce,
    subito sentii che non ero
    uno straniero in questo mondo,
    che l'inscrutabile, senza nome e forma
    mi aveva preso tra le sue braccia
    sotto l'aspetto di mia madre.
    Così, nella morte, lo stesso sconosciuto
    m'apparirà come sempre a me noto.
    e poiché amo questa vita
    so che amerò anche in morte.
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      Scritta da: Gabriella Stigliano
      Mi avevano lasciato solo
      nella campagna, sotto
      la pioggia fina, solo.
      Mi guardavano muti
      meravigliati
      i nudi pioppi. soffrivano
      della mia pena. pena
      di non saper chiararnente...

      E la terra bagnata
      e i neri altissimi monti
      tacevano vinti. Sembrava
      che un dio cattivo
      avesse con un sol gesto
      tutto pietrificato.

      E la pioggia lavava quelle pietre.
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        Scritta da: Gabriella Stigliano

        Passa radiosa, come la notte tersa

        Passa radiosa, come la notte tersa
        dai cieli stellati;
        il meglio del buio e del fulgore
        si incontra nei suoi occhi
        addolciti a quella tenera luce
        che il cielo nega allo sforzo del giorno.
        Un'ombra in più, un raggio in meno, avrebbero
        in parte guastato la grazia senza nome
        che si posa sui capelli neri
        o illumina il volto con dolcezza,
        dove pensieri limpidi
        svelano pura e preziosa dimora.
        Su quella guancia, sopra quella fronte serena
        sorrisi e colori parlano di pacifici giorni,
        di un intelletto in armonia con tutto,
        di un cuore che ama innocente.
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          Scritta da: Gabriella Stigliano

          Vi è un piacere nei boschi inesplorati

          Vi è un piacere nei boschi inesplorati
          e un'estasi nelle spiagge deserte,
          vi è una compagnia che nessuno può turbare
          presso il mare profondo,
          e una musica nel suo ruggito;
          non amo meno l'uomo ma di più la natura
          dopo questi colloqui dove fuggo
          da quel che sono o prima sono stato
          per confondermi con l'universo e lì sentire
          ciò che mai posso esprimere
          né del tutto celare.
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            Scritta da: Gabriella Stigliano

            Il talismano

            Là dove il mare batte senza sosta
            contro le rocce solitarie,
            là dove la luna più calda brilla
            nell'ora della nebbia serale,
            dove, negli harem dilettandosi,
            i giorni passa il musulmano,
            là una fata, lusingandomi,
            mi consegnò un talismano.
            E, lusingandomi, diceva:
            "custodisci il mio talismano:
            in esso c'è una forza segreta!
            Ora è qui nella tua mano.
            Dalle malattie, dalla tomba,
            nel minaccioso uragano,
            la tua testa, amico caro,
            non salverà il mio talismano.
            E le ricchezze dell'oriente
            esso giammai ti donerà,
            e gli adoratori del profeta
            esso non ti sottometterà;
            e in grembo agli amici più cari,
            da un triste paese lontano,
            nella tua terra non ti porterà
            questo mio talismano.
            Ma quando dei perfidi occhi
            ti vorranno affascinare,
            o una bocca nella buia notte
            ti bacerà senza amare –
            da nuove ferite del cuore,
            da ogni desiderio insano,
            dal tradimento e dall'oblio
            ti salverà il mio talismano.
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              Scritta da: Gabriella Stigliano

              La semplicità-vento

              La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri.
              E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri.
              Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili,
              di finire alla mercé di chi ci sta di fronte.
              Non ci esponiamo mai.
              Perché ci manca la forza di essere uomini,
              quella che ci fa accettare i nostri limiti,
              che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto.
              Io amo la semplicità che si accompagna con l'umiltà.
              Mi piacciono i barboni.
              Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,
              sentire gli odori delle cose,
              catturarne l'anima.
              Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.
              Perché lì c'è verità, lì c'è dolcezza, lì c'è sensibilità, lì c'è ancora amore.
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