Poesie inserite da Elisa Iacobellis

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Scritta da: Elisa Iacobellis
Hai colorato i miei pensieri e i miei sogni,
con gli ultimi riflessi della tua gloria,
amore,
trasfigurando la mia vita,
per una prossima bellezza
Come il sole,
al tramonto,
ci lascia intravvedere un angolo di cielo,
hai mutato il mio dolore in gioia immensa
per incanto,
amore e vita sono diventate per me la stessa meraviglia!
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    Scritta da: Elisa Iacobellis
    Se devi amarmi, per null'altro sia
    se non che per amore.
    Mai non dire:
    "L'amo per il sorriso,
    per lo sguardo,
    la gentilezza del parlare,
    il modo di pensare
    così conforme al mio,
    che mi rese sereno un giorno".
    Queste son tutte cose
    che posson mutare,
    Amato, in sé o per te, un amore
    così sorto potrebbe poi morire.
    E non amarmi per pietà di lacrime
    che bagnino il mio volto.
    Può scordare il pianto
    chi ebbe a lungo
    il tuo conforto, e perderti.
    Soltanto per amore amami
    e per sempre, per l'eternità.
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      Scritta da: Elisa Iacobellis

      La nostra stella

      non va mai a ninna...
      anche se diventa invisibile
      resta accesa per noi...
      tornerà tutte le notti,
      e anche quando sarà offuscata
      tu saprai,
      ed io saprò,
      che da qualche parte,
      anche dietro la più
      cupa e immensa delle nubi nel cielo,
      stà brillando di luce
      propria pensando a noi...
      a noi che
      oramai la conosciamo
      e in eterno la penseremo...
      sei un angelo!
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        Scritta da: Elisa Iacobellis

        Prima di tutto l'uomo

        Non vivere su questa terra come un estraneo o come un turista della natura.
        Vivi in questo mondo come nella casa di tuo padre:
        credi al grano, alla terra, al mare, ma prima di tutto credi nell'uomo.
        Ama le nuvole, le macchine,
        i libri, ma prima di tutto ama l'uomo.
        Senti la tristezza del ramo che si secca,
        dell'astro che si spegne,
        dell'animale ferito che rantola,
        ma prima di tutto senti la tristezza e il dolore dell'uomo.
        Ti diano gioia tutti i beni della terra:
        l'ombra e la luce ti diano gioia,
        le quattro stagioni ti diano gioia,
        ma soprattutto
        a piene mani ti dia gioia l'uomo!
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          Scritta da: Elisa Iacobellis

          Ti amo come se mangiassi il pane

          Ti amo come se mangiassi il pane
          spruzzandolo di sale
          come se alzandomi la notte bruciante di febbre
          bevessi l'acqua con le labbra sul rubinetto
          ti amo come guardo il pesante sacco della posta
          non so che cosa contenga e da chi pieno di gioia
          pieno di sospetto agitato
          ti amo come se sorvolassi il mare per la prima volta in aereo
          ti amo come qualche cosa che si muove in me quando il
          crepuscolo scende su Istanbul poco a poco
          ti amo come se dicessi Dio sia lodato son vivo.
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            Scritta da: Elisa Iacobellis

            In questa notte d'autunno

            In questa notte d'autunno
            sono pieno delle tue parole
            parole eterne come il tempo
            come la materia
            parole pesanti come la mano
            scintillanti come le stelle.
            Dalla tua testa dalla tua carne
            dal tuo cuore
            mi sono giunte le tue parole
            le tue parole cariche di te
            le tue parole, madre
            le tue parole, amore
            le tue parole, amica
            Erano tristi, amare
            erano allegre, piene di speranza
            erano coraggiose, eroiche
            le tue parole
            erano uomini.
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              Scritta da: Elisa Iacobellis

              Saprai che non t'amo e che t'amo

              Saprai che non t'amo e che t'amo
              perché la vita è in due maniere,
              la parola è un'ala del silenzio,
              il fuoco ha una metà di freddo.

              Io t'amo per cominciare ad amarti,
              per ricominciare l'infinito,
              per non cessare d'amarti mai:
              per questo non t'amo ancora.

              T'amo e non t'amo come se avessi
              nelle mie mani le chiavi della gioia
              e un incerto destino sventurato.

              Il mio amore ha due vite per amarti.
              Per questo t'amo quando non t'amo
              e per questo t'amo quando t'amo.
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                Scritta da: Elisa Iacobellis

                Il pescatore

                L'acqua frusciava, l'acqua cresceva,
                un pescatore stava sulla riva,
                tranquillo, intento solo alla sua lenza,
                ed era tutto freddo, anche nel cuore.
                E mentre siede e ascolta,
                si apre la corrente:
                dall'acqua smossa affiora
                una donna grondante.
                A lui essa cantava, a lui parlava:
                "Perché tu attiri con astuzia umana,
                con umana malizia, la mia specie
                su alla luce che la ucciderà?
                Ah, se sapessi come son felici
                i miei piccoli pesci là sul fondo,
                anche tu scenderesti, come sei,
                e solo là ti sentiresti sano.
                Non si ristora forse il dolce sole
                nel mare, e così anche la luna?
                Il loro volto, respirando l'onda,
                non risale più bello?
                Non ti alletta il cielo profondo,
                l'azzurro che nell'acqua trascolora?
                E il tuo volto stesso non ti chiama
                quaggiù, nell'immutabile rugiada? ".
                L'acqua frusciava l'acqua cresceva,
                e a lui lambiva il piede.
                Il cuore si gonfiò di nostalgia,
                come al saluto della sua amata.
                A lui essa cantava, a lui parlava,
                e per lui fu finita:
                un po' lei lo attirava, un po' lui scese,
                e non fu più veduto.
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                  Scritta da: Elisa Iacobellis

                  Il mare

                  Lo scafo consunto e verdiccio
                  della vecchia feluca
                  riposa sul lido...
                  sembra la vela mozzata
                  che sogni ancora nel sole e nel mare.
                  Il mare ribolle e canta...
                  Il mare è un sogno sonoro
                  sotto il sole d'aprile.
                  Il mare ribolle e ride
                  con le onde turchine e spume di latte e argento,
                  il mare ribolle e ride
                  sotto il cielo turchino.
                  Il mare lattescente,
                  il mare rutilante,
                  che risa azzurre ride sulle sue cetre d'argento...
                  Ribolle e ride il mare!...
                  L'aria pare che dorma incantata
                  nella fulgida nebbia del sole bianchiccio.
                  Palpita il gabbiano nell'aria assopita, e al tardo
                  sonnolento volare, si spicca e si perde nella foschia del sole.
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