Poesie inserite da C. De Padua Visconti

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Scritta da: C. De Padua Visconti

notti insonne!

Tracce di te sono sulla mia pelle,
il tuo profumo è impresso
nella mia anima,
e le mie mani vuote
mendicano le tue gote,
le mie labbra asciutte
sono orfane dei tuoi baci,
invano tento di sfuggirti
ma la tua immagine
bracca le mie notti
e la tua voce
mi urla dentro,
sei via e non sai
che hai addosso
parte di me,
che trascini su un suolo
di dolore e solitudine.
Composta giovedì 14 luglio 2016
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    Scritta da: C. De Padua Visconti
    Così in questa notte di stelle,
    tu sei la stella che rifulge nel mio cuore,
    sei la luce che illumina la mia anima,
    sei la poesia d'amore fatta di donna,
    sei il profumo che m'inebria,
    sei la sostanza che dà vita ai miei sogni,
    sì, tu sei tutto quello che ho sempre cercato
    mentre tutto il mondo mi remava contro.
    Composta lunedì 27 giugno 2016
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      Scritta da: C. De Padua Visconti

      Tu non sai quello che sento

      E tu non sai
      quello che sento
      dentro
      pensando
      al momento
      di toccare le tue mani!
      E tu non sai
      quello che sento
      mentre attendo
      il tuo profumo
      che precede
      il tocco dei tuoi passi
      e le parole
      che scrivo
      diventano sostanza
      mentre i sogni
      si materializzano
      e i desideri
      prendon forma!
      Tu non lo sai
      cosa sei per me,
      nemmeno io ho capito
      cosa sono per te,
      insieme scopriremo
      cosa siamo per noi,
      intanto
      gustiamo questo presente
      che travolge
      questi cuori
      lasciando nell'abisso
      la ragione fatta di dolore,
      l'amore è follia
      e nella follia
      dell'amore
      lasciamo che scorra
      il tempo che ci attende.
      Composta giovedì 23 giugno 2016
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        Scritta da: C. De Padua Visconti

        Dove sei amore?

        Ignaro della tua meta
        rotolo nel mio giaciglio,
        vuoto come la mia anima!
        Dove sei amore adesso?
        Inseguo i fantasmi
        dei tuoi ricordi,
        e i sogni alleviano
        il mio dolore
        quando l'incubo
        della tua distanza
        mi bracca nella luce
        del mio tormento!
        I tuoi oggetti
        sparsi sul letto
        sono locuste
        che risvegliano
        le mie speranze
        il tuo profumo
        aleggia nella notte
        segno della tua presenza,
        mentre affondo nell'abisso
        della gelosia
        immaginandoti immersa
        nella braccia che mie non sono!
        Invano le mie parole
        urlate al celo
        si son perse come nuvole
        dissolte dal fuoco del sole!
        Così le mie speranze
        forse vane han cercato
        la tua ombra
        la mia dimora
        armai smarrita!
        Composta lunedì 6 giugno 2016
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          Scritta da: C. De Padua Visconti

          Un fibrillare dei sensi!

          L'anima mia ha il fremito
          simile all'albero sballottato dal vento,
          i miei sensi come foglie tremanti
          vibrano di magiche emozioni,
          ho il cuore in tempesta
          e i miei pensieri sono ossessioni:
          Ricalcano la stessa figura,
          che intravedo nei sogni,
          la donna che amo
          mi assilla
          dall'alba fino al tramonto,
          l'amore come un uragano
          crea disordine e distruzione
          forse per trasformare
          in giardino
          un cuore deserto.
          Composta mercoledì 1 giugno 2016
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            Scritta da: C. De Padua Visconti

            Le fusioni delle stagioni

            Piove e
            il suo fragore
            scuote le fronde
            degli alberi in fiore,
            senza sosta
            quelle gocce
            fan le strade
            melma o fango
            il cantar della tempesta
            han reso muti i suoni
            degli uccelli in festa!
            Maggio,
            non ci dona il calore delle rose
            le stagioni son ribelli
            non si alternano
            si confondono,
            tutto è vano
            in questi tempi
            il caldo il freddo
            si son alleati disperdendo
            le nostre attese
            quando al posto del calore
            noi indossiamo il maglione!
            Composta lunedì 23 maggio 2016
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              Scritta da: C. De Padua Visconti

              Fermo sulla soglia di quel sogno!

              Passeggiando sui sentieri dell'ignoto,
              fui sfiorato da un chiarore abbagliante,
              non era un lampo
              ne il raggio del sole,
              erano occhi di una bellezza
              indescrivibile!
              Così smisi quel cammino
              senza senso
              rapito da uno sguardo immenso,
              magnetico catturava
              i miei sensi
              mi fermai
              nei paraggi di quel bosco
              pensai fosse ahimè un miraggio
              un sogno!
              Erravo! Era lei una donna
              di avvenenza, un sguardo
              dalla grazia e di bellezza,
              fui colpito così tanto
              che rimasi per un tempo
              fermo sulla soglia di quel sogno!
              Chiesi: donna sei tu fatta di carne?
              La purezza che emanava
              era rara, mai vista nelle forme
              la sua carne, il colore dei suoi occhi:
              un oceano da scoprire,
              e l'odore m'invadeva
              come immerso nelle rose
              nelle viole di un giardino!
              Le sue mani io toccai
              di latte il suo colore
              lisce come il marmo
              mi inebriavano d'amore!
              Il sole nei capelli
              boccoli d'orati
              m'avvolgevano
              col vento
              e sulle labbra assaporai
              le sue labbra vellutate
              un bacio, un tocco,
              per capire
              che la donna
              che incrociai
              solcò il destino
              che ignorai!
              Composta domenica 22 maggio 2016
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                Scritta da: C. De Padua Visconti

                Di te donna

                Di te donna mi resta
                la pelle addosso
                come quelle del serpente
                che muta!
                Di te mi resta il
                sapore amaro
                dei tuoi baci
                miele a fiele
                e le tue carezze
                scarnivano le mie viscere
                come artigli di un'aquila!
                Di te mi restano
                le tue parole finte
                fatte di lodi e plausi
                mentre in realtà parlavi
                come il serpente dell'Eden!
                Di te donna
                mi resta il male
                travestito in bontà
                l'amarezza di averti amata
                col cuore ma di essere ripagato
                con lo squallore
                del tuo vile orgoglio!
                Di te donna non mi resta nulla
                perché eri finta
                come una burattina
                nelle mani dell'egoismo
                dalle funi
                della furbizia
                mostravi la tua scaltrezza
                di attrice.
                Di te donna
                mi rimane un film
                che spero mai
                di rivedere
                nemmeno negli attimi di un ricordo!
                Composta domenica 1 maggio 2016
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                  Scritta da: C. De Padua Visconti

                  Immerso nelle tue mani

                  Le tue mani
                  che io adoro
                  vorrei che fossero
                  sulle mie gote!
                  Ho fame del tuo
                  profumo donna,
                  le carezze che
                  vegliavano la mia
                  anima, il tuo tocco
                  delicato sul mio corpo
                  stanco, ridestavano
                  le mie forze.
                  Le tue mani donna
                  io bramo intrecciarle,
                  e col viso perdermi
                  nei tuoi palmi,
                  essere avvolto
                  dalla tua pelle
                  quando le notti
                  fredde insidiano
                  il calore dell'anima.
                  Composta martedì 26 aprile 2016
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                    Scritta da: C. De Padua Visconti

                    Tu: il mio mondo!

                    Fremiti silenti
                    valicano la mia pelle,
                    il mio corpo
                    obbedisce all'amore,
                    un risveglio dei sensi,
                    una primavera dell'anima,
                    se ci sei amore
                    sei quiete alla ragione,
                    se ci sei amore
                    domato è il mio cuore,
                    se ci sei amore
                    io del mondo non ci sono
                    perché tu sei tutto
                    il mio mondo!
                    Attendo i tuoi passi
                    che distinguo da mille altri,
                    una scia dalla brezza
                    mi convoglia il tuo profumo,
                    così mi affretto dal mio letto
                    e rincorro quella via
                    che mi porta l'allegria,
                    l'amor che è atteso
                    è affamato di carezze,
                    è assetato delle labbra
                    che eran chiuse
                    dalla rabbia
                    del sentirsi tristi e soli
                    quando l'anima
                    che adori
                    pur che ama è distante
                    io non reggo
                    questo strazio
                    dai affrettati
                    che t'aspetto
                    ho le rose e le viole
                    sul tuo letto le ho spiegate
                    han la forma del tuo cuore!
                    Composta venerdì 22 aprile 2016
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