Poesie inserite da Claudio De Lutio

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Scritta da: Claudio De Lutio

Son "Professore"

Son professore...
Mi son laureato
con 110 e lode,
sissignóre!

Son professore
e son maleducato...
Tanto son sempre e solo
un professore!

Insegno, è vero!
Ma non ho rispetto...
Cos'è un allievo,
fatemi il favore!

Quando ce l'ho
seduto di rimpètto
più che l'interrogo
gl'incuto il mio terrore.

Son professore
e me lo fanno fare...
anche se sanno
che in fondo "non lo sono".
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    Scritta da: Claudio De Lutio

    Ritratto

    Leggero vento soffia nei capelli
    sole nascosto attende nuova sera
    testa abbassata, raccolta nei pensieri
    tutto diventa buio: umore e cielo.

    Ma qualche cosa cambia tutt'a un tratto:
    la testa alza e fissa l'orizzonte
    la bocca apre e muta un po' per volta
    il volto con le pose del sorriso.

    Sole riappare basso e poi scompare
    luna dall'altra parte si dispera
    e tu, che sguardo volgi verso il cielo
    t'accorgi come è inutile soffrire.
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      Scritta da: Claudio De Lutio

      Il perdono

      Mi parli, mi sorridi e
      all'improvviso
      pe' i baci che ti do su quel bel viso
      tu muti il gran fervor che hai addosso
      dicendo di finirla tosto tosto.

      Mi alzo, mi dispero e
      muto muto
      rimango a contemplar soffitto e muro
      cercando di nasconder a più non posso
      la rabbia che mi rode fino all'osso.

      Ma dopo che è trascorso un po' di tempo
      o per dimenticanza, o convenienza
      tornando la baldanza e l'impazienza
      di ribaciar ancor quel tuo visino
      m'accorgo che mi hai già perdonato
      e io ancor di più, mio cuoricino!
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        Scritta da: Claudio De Lutio

        Chiedo... decisa

        Stasera usciamo? Mi chiedevi spesso
        che a volte mi sembravi una tortura
        però già pronta col cappotto addosso
        il "si" lo avevi estorto con bravura.

        Andiamo in quel locale che ti piace?
        Dicevi in auto mentre io guidavo
        non senza approfittare di chi tace
        com'io facevo che non ricordavo.

        Com'è Brigitte, la mia più cara amica?
        Poi che il mio sguardo a lei t'infastidiva
        a domandar col finto riso a mimica
        mi costringevi a ciò che dir tradiva.

        Ti piace il mio rossetto? E i miei stivali?
        Con occhi dolci e mano nella mano
        la tua attrazione non avea eguali
        quando il sottrarsi a lei parea invano.

        Mi ami, è vero? Oppure non mi ami?
        Pur che sapevi che non sempre piace
        chi amor decanta a chi l'amor richiami
        se a volte appaga più chi guarda e tace.

        Torniamo a casa che s'è fatto tardi?
        Non era che l'inizio del più bello
        perché lettori cari i vostri azzardi
        tali non son e "a letto" è proprio quello.
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          Scritta da: Claudio De Lutio

          Non ho più "Paura"

          Non sei virtù né mai tu lo sarai,
          nemica immemore del nobile coraggio,
          che pur assali a tradimento e oltraggio,
          senza fermarti mai!
          Non sei virtù!

          Getti ogni sfida senza distinzione.
          Non badi a chi è la vittima del gioco:
          sia essa un animale oppure un uomo,
          poc'ha importanza...
          Getti ogni sfida!

          Non sempre trionfi e questo tu lo sai.
          Non sei che un mezzo per la tua vittoria:
          nelle preoccupazioni altrui trovi la gloria,
          finché non v'è reazione...
          Non sempre trionfi!

          E allora sembra inutile il tuo agire,
          laddove si comprende ch'esce indenne
          colui che affronta sé prima di dire
          che la paura è un male a lui perenne...

          Il tuo agire è inutile: non ho più "Paura".
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            Scritta da: Claudio De Lutio

            È già notte che sta per passare

            Nel silenzio che incombe più forte
            siete pronte voi stelle a brillare,
            per l'annuncio nel ciel che "è già notte"...

            E tu luna non resti a guardare,
            ma trattieni gli influssi di Marte
            mentre i sogni continui a cullare:

            c'è chi pensa ad un treno e non parte...
            c'è chi vuol solamente arrivare...
            c'è un barbone che dorme in disparte

            e c'è chi lo vorrebbe aiutare...
            c'è chi spera di vincere a carte
            e chi gode per solo sfidare...

            c'è chi intende lasciar la consorte
            e chi invece si vuol maritare...
            c'è chi vuole spietata la corte...

            chi soltanto una donna da amare...
            c'è che ce ne sarebbero oltre...
            ma ad oltranza non serve qui andare:

            fosse pure desìo della morte,
            è già notte che sta per passare.
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              Scritta da: Claudio De Lutio

              Lì... al di là delle nuvole

              Al di là delle nuvole,
              c'è un posto che non è vicino e non è lontano.
              È sempre lì!
              È un regalo... è un dono per ciascuno.
              È al di là delle nuvole...
              Il biglietto del viaggio di andata per raggiungerlo
              è tutto quello che bisogna lasciarsi alle spalle.
              È un riappropriarsi l'anima... è un ritorno al sereno.
              È proprio lì!
              Al di là delle nuvole.
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                Scritta da: Claudio De Lutio

                Ritorna... Oh Napoli

                Potrò vederti ancor com'eri prima
                potrò tenerti in cor più stretta ancora
                ma al tuo splendor ritorna come allora
                quando ai poeti, oh Napoli, desti la rima!

                Potrò ammirar così tutti i tuoi incanti
                potrò ogni meraviglia raccontare
                sarà il Vesuvio, sarà il cielo e il mare
                non certo sarà quel dei cuori affranti.

                Potrò scrutar per bene i vicoletti
                potrò scoprire strade e sotterranei
                citar antichi artisti e contemporanei
                dai saltimbanchi ai più grandi intelletti.

                Potrò far aneddotiche cumane
                potrò narrar l'istoria della pizza
                se occorre illustrerò ciascuna piazza
                da quella del Gesù con le campane.

                Potrò fermarmi dalla "Bersagliera"
                potrò assaggiar spaghetti con il mare
                un mandolin sarà ad accompagnare
                taralli, tarantelle e una chitarra.

                Potrò cantar le tue canzon più belle
                potrò intonar la dolce "Reginella",
                "Pusillecò nsentimento", "Lazzarella"
                senza dimenticar nessun tra quelle.

                Oh, mia città,
                potrò far tutto questo ed altro ancora,
                ma al tuo splendor ritorna come allora!
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                  Scritta da: Claudio De Lutio

                  Ora cantano "Emmanuele"

                  Da lontano, in cima al mondo
                  si affacciarono a osservare
                  tutti gli Angeli per conto

                  del buon Dio, pronto a mandare
                  il Suo Figlio Prediletto,
                  per l'evento da annunciare

                  con l'Arcangelo al cospetto
                  di Maria, Madonna e Madre
                  del Bambin che terrà stretto

                  pria nel grembo e poi col Padre
                  San Giuseppe, il falegname
                  mentre l'alito è a scaldare

                  nella grotta di Betlemme
                  sol di un bue e un asinello;
                  ma già da Gerusalemme

                  ciel Cometa fa più bello
                  e ai Re Magi dà il cammino.
                  Ecco al suon di un pastorello

                  tutti gli Angeli al mattino
                  ora cantano "Emmanuele"
                  perché già "con noi è Dio".
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