Muovo il mio alfiere, mangio la tua pedina, scivola sulla scacchiera la mia torre contro la tua regina. Una partita a scacchi contro la morte ma questo non è Il Settimo Sigillo è la realtà e un attacco alla tua corte. Schiero davanti a te tutti i miei fanti e ricordati, son io che gioco con i bianchi. Ci tieni bloccati nelle nostre caselle con il tuo cavallo nero che sposti a L. Ma questo gioco è durato fin troppo e non ti sei accorto che questo pazzo con questa poesia fa scacco matto.
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